Il Sandro Abate non organizzerà l’evento per organizzare le Final Four di Coppa Italia del prossimo 18-19 marzo. Il presidente Jean Philippe Melillo è pronto a declinare l’invito. Purtroppo la città di Avellino non ha strutture in grado di poter ospitare l’evento. Nè nelle zone limitrofe ci sono strutture in grado di poter ospitare le gare. Si era paventata nelle ultime ore l’ipotesi DelMauro ma il parquet non ha le misure giuste per poter essere considerato regolamentare. 34 metri di lunghezza a fronte dei 38 minimo previsti da regolamento. Pratola Serra, invece, ha il problema opposto. La dimensione c’è, ma manca la capienza minima richiesta (500 posti). Stesso problema per la Tendostruttura del Campo Coni, inutile parlare della Palestra Comunale. Poi più nulla. Avellino è costretta a rinunciare ad un evento che avrebbe portato in città oltre 120 tesserati delle quattro squadre, almeno mille tifosi, oltre ad almeno 50 dirigenti federali ed un indotto economico quantificabile almeno in almeno 200mila euro. Occasione persa. Ma c’è da organizzare il futuro. La società avellinese, in caso di promozione in A1, pensa di emigrare nel salernitano. A meno che qualcuno della nuova amministrazione comunale intenda venire incontro alla società avellinese, trovando una soluzione interna al DelMauro, con l’allungamento del parquet di 4 metri ottenibile con il “taglio” di un gradone e mezzo dell’attuale tribunetta stampa. Tutto si può fare, basterebbe la volontà e un accordo con la società della Sidigas che attualmente esercita la gestione del Pala Del Mauro. Perdere una serie A1, sarebbe clamoroso. Perdere una opportunità economica e di indotto per l’intera città anche. Esiliare in terra salernitana sarebbe il colmo. Purtroppo. Ma è una ipotesi che più passa il tempo e più diventa realtà.
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