Accantonata la debacle di Coppa Italia con la Giana Erminio, l’Avellino si rituffa sul campionato con l’intenzione di centrare il terzo successo consecutivo e chiudere al meglio il proprio 2024. Sul cammino dei lupi c’è il Picerno, formazione capace all’andata di scherzare con irrisoria facilità i biancoverdi, ma che sin qui in trasferta ha raccolto pochissimi sorrisi.
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Verso Avellino-Picerno
Per l’Avellino la gara di domani rappresenta per certi aspetti l’ennesimo esame di maturità. Dopo i successi sofferti con Sorrento e Team Altamura, la squadra di Biancolino deve dimostrare di essere cresciuta e di poter ritrovare continuità. Una parola magica che, tradotta in filotto di vittorie, non si registra in casa biancoverde da ormai due mesi.
Per raggiungere l’obiettivo, Patierno e compagni dovranno cancellare due trend negativi: la tendenza a subire il primo gol della gara – è successo in 5 delle ultime 7 tra campionato e Coppa – e il negativo score difensivo nei precedenti con i lucani, sempre a segno negli ultimi 5 incroci.
La gara di domani rappresenterà un esame importante anche per gli ospiti, chiamati a misurare la propria solidità difensiva – solo 17 gol subiti, 7 under consecutivi – contro uno dei migliori attacchi del girone e, soprattutto, a migliorare un rendimento esterno sin qui assai deludente (solo 7 punti, 17° nel girone C).
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Una sfida chiave per il presente e il futuro
In una situazione come quella attuale dell’Avellino, in cui si è costretti a rincorrere in classifica, tutte le partite assumono un’importanza vitale e sarebbe banale sottolinearne i motivi. Se possibile, però, quella di domani ha una valenza ancora più elevata sia per il presente che per il futuro.
La gara del “Partenio-Lombardi” sarà l’ultima dell’anno solare, quindi l’ultima prima dell’apertura del mercato. Vincere e rimanere in scia del Benevento è fondamentale sia per tenere alto il morale della squadra sia per dare maggiore forza alle strategie che verranno intavolate dal diesse Aiello.
Contro il Picerno, insomma, i lupi vivranno un crocevia di non poco conto, di quelli che potrebbero effettivamente alterare gli equilibri dei mesi successivi ed essere ricordati quindi come decisivi per lo sviluppo di una stagione.
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Enrici, affidabilità al quadrato
Per superare i due trend negativi di cui sopra, e permettere all’Avellino di centrare l’agognato terzo successo consecutivo, sarà fondamentale l’affidabilità di Patrick Enrici. Arrivato in estate dal Taranto, il centrale borgarino si è rapidamente imposto fino a diventare un autentico pilastro per il reparto difensivo biancoverde.
La sua affidabilità e la sua sicurezza possono essere senza dubbio fattori decisivi per tenere a freno il reparto offensivo del Picerno e dare al lupo quella solidità così preziosa specie nei momenti della stagione in cui si ha poca brillantezza.
In una gara come quella di domani, però, Enrici può provare a rafforzare la sua centralità diventando una risorsa decisiva anche nell’area avversaria. Il Picerno ha infatti subito 6 gol di testa e concede quindi spesso situazioni pericolose su palle da fermo. Per un calciatore attento e preciso come il numero 56, pertanto, la sfida del “Partenio-Lombardi” potrebbe essere l’occasione migliore per sfoderare nuovamente il colpo di testa già mostrato con il Messina ed elevare così al quadrato la sua affidabilità.
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