
Due gol nelle prime tre giornate di campionato. Le sofferenze della scorsa stagione sembrano ormai alle spalle. Gigi Castaldo è tornato grande protagonista. Con un ruolo completamente diverso rispetto al recente passato. Quarantacinque minuti con il Brescia, trentasei a Cremona, ventuno contro il Foggia. Centodue minuti in totale, poco più di una gara intera. Mai titolare, il numero dieci biancoverde è sempre subentrato in corsa. Risultando decisivo nella vittoria contro le Rondinelle (nonostante il rigore sbagliato) e chiudendo la manita contro i pugliesi. Un vero e proprio jolly, un Altafini dei tempi moderni. Una freccia preziosa (e velenosa) nella faretra di mister Novellino. Lo stesso tecnico di Montemarano ha evidenziato, nel dopogara di sabato, questa nuova versione di SuperGigi. Sottolineando come l’attaccante di Giugliano possa giocarsi tranquillamente le sue carte dal primo minuto, ma preferendone un utilizzo part-time. Senza stravolgere equilibri ormai quasi stabiliti e per sfruttare la sua grande qualità tecnica nel momento di calo degli avversari. Sia per ribaltare un risultato che per congelare una partita ormai acquisita. Grazie alla sua capacità di dare ampiezza, di difendere il pallone e di far salire la squadra, di essere letale nei pressi della porta avversaria. I risultati fin qui sono stati superiori alle attese. La versione 2.0 di Gigi Castaldo piace e convince. E promette di regalare nuove soddisfazioni.