Chiusa ufficialmente la finestra di calciomercato invernale, il direttore sportivo dell’Avellino, Mario Aiello, ha tracciato un bilancio a 360 gradi sulle operazioni di gennaio dei biancoverdi, intervenendo nel corso della trasmissione Calcio e Mercato in onda su Prima Tivvù.
Aiello: “Mercato pianificato in modo intelligente”
Mario Aiello ha dichiarato: “Si è conclusa una sessione di mercato fondamentale. Ora dobbiamo concentrarci sul campo. Siamo riusciti a ridurre il distacco dalla vetta. Quando siamo partiti eravamo molto lontani, ma non abbiamo fatto calcoli o stilato tabelle.
Abbiamo affrontato ogni partita giorno dopo giorno. Come già detto, abbiamo fatto il punto a fine dicembre, eravamo più vicini e abbiamo ritenuto giusto provarci. Oggi siamo a -2 dalla vetta e ce la giocheremo”.
Sulle sue impressioni personali riguardo al mercato: “È stato un mercato pianificato in modo intelligente, con idee chiare. È un percorso che è iniziato ad ottobre. Abbiamo costruito la rosa con un’idea di valore assoluto, poi ci siamo concentrati sui rinnovi, con 10 giocatori in scadenza, di cui ne abbiamo rinnovati 3. Abbiamo agito con razionalità, non con il cuore. A fine dicembre, ci siamo trovati a fare delle valutazioni.
C’erano due scenari possibili: uno con l’Avellino lontano dalla vetta, da considerare in ottica playoff, e l’altro, quello attuale, con l’Avellino vicino alle posizioni di vertice. Essendo ora a ridosso della vetta, abbiamo pensato e agito di conseguenza, rinforzandoci per poter lottare per un obiettivo importante“.
Il ds: “Rinnovi? Ecco a che punto siamo con Patierno”
Sui rinnovi, Aiello ha dichiarato: “Abbiamo rinnovato con Palmiero, Cancellotti, Frascatore e Patierno. Con Cosimo, però, abbiamo dovuto seguire una strada diversa. Per il valore del giocatore e per quello che sta offrendo alla squadra, è un leader, dentro e fuori dal campo. A breve verrà ufficializzato un rinnovo fino al 2028.
Sono sempre scelte ponderate, per noi Patierno può segnare ancora tanti gol anche nei prossimi anni, indipendentemente dall’età e, secondo me, anche dalla categoria. Poi, da qui a maggio, parleremo con gli altri calciatori in scadenza”.
Aiello: “Lescano? Colpo importante. Patierno? Non era in uscita”
L’arrivo di Lescano: “Come nasce? La logica dietro l’acquisto di Lescano è stata quella di cercare un attaccante da affiancare a Patierno in ottica realizzativa, visto che avevamo intuito che avremmo potuto giocarci anche la promozione diretta. Devo ammettere che il merito della conclusione della trattativa va dato al presidente D’Agostino e al figlio Giovanni, che devono condividere i meriti con la piazza.
Lescano non sarebbe mai venuto qui senza la grandezza della piazza, la storia del club e la serietà della società. È stata un’operazione complicata, iniziata due settimane prima che uscisse la notizia, portata avanti da Giovanni D’Agostino in modo riservato. L’Avellino ha fatto un investimento importante per questa piazza”.
Tutte le offerte su Patierno: “È un giocatore importante, e quindi le migliori squadre sono interessate a lui. Nel calciomercato i nomi girano, ma la società è sempre stata chiara: Patierno non era in uscita. Anzi, con il rinnovo che stiamo per ufficializzare, vogliamo dare seguito a quanto detto qualche settimana fa”.
Patierno e Lescano insieme: “Sì, sono entrambe prime punte, ma interpretano il ruolo in modo diverso. Sono sicuro che potranno giocare insieme senza problemi”.
“Palumbo? Tasso tecnico e qualitativo importante”
Su Palumbo: “È stato un acquisto importante, forse il più complicato. Appena è uscito Toscano, avevamo l’esigenza di sostituirlo con un giocatore dalle caratteristiche diverse. In questo momento abbiamo Palmiero come play, ma pensavamo fosse necessario affiancargli un giocatore con caratteristiche tecniche simili, ma anche fisiche e atletiche differenti.
Avevamo 2-3 profili in ballo, ma Palumbo era il primo nome sulla lista. Ha un tasso tecnico e qualitativo straordinario ed è anche giovane. Il ragazzo aveva richieste dalla Serie B, ma avevamo strappato una promessa che, se si fosse mosso in Serie C, l’Avellino sarebbe stata la sua prima scelta. Poi abbiamo insistito, con lui, con il procuratore e con la Juventus stessa, e alla fine siamo riusciti a chiudere, ritrovandoci con un patrimonio importante”.
Le caratteristiche di Palumbo: “Quando hai davanti un giocatore che proviene dalla scuola Juve, che coniuga qualità e fisicità, ti trovi di fronte a un ragazzo con prospettive altissime. Palumbo, oltre a fare il play, può giocare anche come mezz’ala. Ha una buona gamba, è capace di inserirsi e rompe il gioco. Questo significa che può giocare anche insieme a Palmiero”.
Il ds: “Tribuzzi? Ora lo vedo determinato e carico”
Riguardo Tribuzzi, Aiello ha spiegato: “C’è stato un momento in cui c’è stata una sorta di riflessione reciproca, quando è rimasto fuori rosa a Cerignola. In quel periodo non eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Abbiamo preso un po’ di tempo per riflettere. Parliamo di un giocatore che potrebbe essere titolare in qualsiasi squadra di Serie C, ma anche in Serie B.
È chiaro che, trovandosi in una rosa così competitiva, può lottare per un posto da titolare. Quindi, ha preso del tempo per decidere cosa fare. Alessio ha riflettuto, noi abbiamo riflettuto e alla fine siamo stati tutti felici, dal mister a me, dalla società al ragazzo, di poterci riabbracciare. Ora lo vedo davvero determinato e carico di voler fare bene, basta vedere come è entrato in campo contro la Turris“.
Aiello: “Cagnano può giocare tranquillamente 90 minuti”
Le trattative in difesa: “Cagnano? È giusto dire che ogni scelta è stata fatta nel rispetto del gruppo, prima abbiamo pensato a quello che avevamo già in casa. Per quanto riguarda Cagnano, voglio rassicurare i tifosi sul suo stato di salute. Quest’anno ha subito un intervento delicato, ma va detto che già da 10 partite veniva convocato dal Sudtirol e all’inizio della stagione stava giocando.
Abbiamo fatto svolgere visite approfondite a Villa Stuart e l’esito è stato assolutamente rassicurante. Può giocare tranquillamente 90 minuti, già domenica prossima o come poteva fare con la Turris. Ora sta al mister fare le sue scelte. Todisco e Manzi? Sono giocatori esperti, ma ancora giovani. Possono dimostrare molto. Sono ragazzi che possono essere all’altezza degli over che in questo momento stanno giocando”.
Aiello: “Panico può darci qualcosa di diverso. E su Redan e Gori…”
Sull’attacco: “La scelta di Panico? La nostra idea era quella di alzare l’asticella in attacco. Crediamo che sia un giocatore che possa darci qualcosa di diverso, soprattutto a livello qualitativo”.
Le uscite di Redan e Gori: “Il discorso è legato a un’analisi fatta in precedenza, sugli scenari. Se fossimo stati a dicembre in zona playoff o a lottare per il primo posto, probabilmente avremmo fatto scelte diverse. Ma dato che ci troviamo vicino allo scenario più ottimista, ossia lottare per vincere il campionato, abbiamo deciso di prendere subito un attaccante che potesse garantire più in termini realizzativi, oltre a Patierno, e quindi abbiamo puntato su Lescano.
Quando c’è stata l’opportunità, l’abbiamo colta. Detto ciò, Redan e Gori sono due ragazzi di valore. La società ha deciso di mandarli a giocare: Gori è andato a giocare in Serie B e credo che tra sei mesi lo ritroveremo ancora più pronto, e magari potrà aggregarsi a noi in un campionato di categoria superiore. La speranza è che ci abbia preceduto di sei mesi”.
Su Gori: “È normale che volesse più continuità, visto che è un giocatore di spessore che ha fatto anni di Serie B. Ci sta che avesse l’esigenza di giocare di più. Però dico che è sempre stato un professionista esemplare, basti vedere a Latina, dove è entrato alla grande senza farsi distrarre dalle voci di mercato. Ripeto, con questa operazione, credo che tra qualche tempo ci ritroveremo un ragazzo ancora più forte”.
Tornando su Redan: “A nostro avviso il ragazzo è ancora un po’ acerbo. In settimana si era anche presentato in ritardo agli allenamenti. Il suo discorso non è stato tecnico, ma legato a motivi di maturazione. Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno mandarlo a giocare, comunque in Serie A belga, che rappresenta una grande opportunità per lui di crescita. E, nel caso, per noi potrebbe tradursi anche in una plusvalenza, magari in caso di cessione definitiva”.
Il ds biancoverde: “Zuberek? Giovane di prospettiva. Riguardo Anatriello…”
Sull’affare Zuberek: “Lo conoscevo già, l’ho visto dal vivo nella Primavera dell’Inter. Lui è del 2004, ma giocava con ragazzi più grandi, dei 2002-03, e questo mi ha subito colpito. L’anno scorso ha giocato con la Ternana in Serie B, ma poi un problema fisico lo ha fermato. Quest’anno al Lecco ha giocato abbastanza, con 15 presenze.
Non ha segnato, è vero, ma vi dico che puntare su un giovane di prospettiva come lui può essere molto utile. In una realtà come la nostra, ha la possibilità di esaltarsi. Ci auguriamo che possa darci il suo supporto. Arriva in prestito secco dall’Inter, e probabilmente l’anno prossimo l’Inter formerà una squadra B. Zuberek è un giocatore sul quale vogliono puntare.”
Su Anatriello: “Nel momento in cui abbiamo trattato Anatriello, avevamo l’attacco al completo e volevamo prenderlo a titolo definitivo per patrimonializzare il giocatore. Tuttavia, il Bologna voleva solo un prestito, quindi abbiamo deciso di mollare la presa, e alla fine è andato al Trapani. Zuberek, invece, è arrivato in prestito per avere un’alternativa a Patierno e Lescano, senza dimenticare anche Campanile”.
Infine, su Pazienza al Benevento: “Mister Pazienza è un allenatore importante, e quindi è normale che un club come il Benevento possa interessarsi”.