Calcio Avellino, Sasà Campilongo: “Pepe un lusso per la Serie D. I lupi devono essere più spietati”
Pepe, Ciotola, Sforzini. Non stiamo recitando la formazione dell’Avellino 2008/09, l’ultima di Pugliese per intenderci, in Serie B prima del fallimento. O meglio, la stiamo recitando ma questo tridente a distanza di 10 anni si ritrova nuovamente all’ombra del Partenio. Infatti, l’Avellino ha ormai tesserato l’esterno Vincenzo Pepe, classe 1987, che si è svincolato dal Potenza. Il giocatore verrà tesserato sabato, in tempo, per giocare domenica a Cassino.
Il tecnico che 10 anni fa allenava quell’Avellino in Serie B era Sasà Campilongo. L’allenatore, che a fine novembre è stato molto vicino anche lui a tornare al Partenio, brucato poi da Bucaro nel rush finale, racconta di Vincenzo Pepe, di Franco Da Dalt che ha avuto alla Vibonese e dei lupi di quest’anno che, a parere del mister, sono poco cinici e spietati nel chiudere le partite.
Queste le parole di Sasà Campilongo intervistato da Radio Punto Nuovo: “Vincenzo Pepe è un acquisto importante dell’Avellino. Di certo un lusso per la Serie D. E’ un esterno molto veloce che salta l’uomo e potrà essere molto utile nel 4-3-3 di Bucaro. E’ un ragazzo molto determinato, all’epoca di Avellino era molto giovane 10 anni fa, e fece vedere delle ottime qualità; ora ha 31 anni, nel pieno della maturità e saprà farsi trovare pronto ancora una volta. Strana la vita, come 10 anni dopo si siano ritrovati Sforzini, Ciotola e Pepe al Partenio, è un cerchio che si chiude. Da Dalt? L’ho avuto alla Vibonese, è una persona splendida e un gran professionista. Può fare diversi ruoli, è un vero e proprio jolly per Bucaro. Cosa manca a questo Avellino? Ora come ora la rosa è ad altissimo livello, avessero iniziato con questa rosa sarebbero primi per distacco. Purtroppo ha perso diversi punti all’andata, sta rincorrendo ma deve essere più cinica e spietata. Le partite le deve chiudere, come domenica che ha dominato e invece poi ha perso due punti pesanti. La continuità di risultati stanno arrivando, ora servono vittorie pesanti”.
