Settimana importante per l’Avellino che si prepara per la gara con il Cassino, dopo il pareggio beffa di Anagni. Oltre a Morero ieri, ad analizzare i temi in casa biancoverde è stato un altro argentino, uno dei migliori dei lupi in queste settimane. Stiamo parlando di Franco Da Dalt. Il giocatore, ospite al Pomeriggio da Supereroi di Radio Punto Nuovo ha parlato dei suoi primi mesi in Irpinia, della voglia di portare il lupo in alto e di tante curiosità.
Queste le sue parole: “Ho seguito il fallimento dell’Avellino di questa estate per le tv e mi ha rattristito perchè piazze come Avellino, Bari, Cesena non possono sparire così dal calcio che conta. Non è facile ripartire dopo questa estate. Avellino come me vuole risalire dove merita, questa società non c’entra niente con questa categoria. Dalla piazza, la struttura, lo stadio, la gente, la storia che ha scritto, tutto parla di categorie superiori. Sta a noi far risalire questa società dove merita. Ci stiamo giocando tutto e vogliamo recuperare i punti che siamo indietro. Lo ricordo ancora, anche l’anno scorso eravamo 10 punti dietro e abbiamo vinto il campionato con la Vibonese Noi ci crediamo anche quest’anno. Sfida con il Lanusei? Ancora non ci pensiamo, noi pensiamo a partita dopo partita e quindi al Cassino, che sarà un’altra battaglia. Loro vengono da due sconfitte di fila e vogliono giocare la gara della vita con noi, ma se abbiamo il giusto atteggiamento delle ultime gare possiamo vincere con chiunque. Giocare qui non è facile, soprattutto per i giovani che hanno tante aspettative. Lavorare con i giovani è bello. Mi hanno impressionato molto Parisi e Tribuzzi, senza togliere nulla a nessuno. Caso Alfageme? Dispiace perchè lui ha una voglia enorme, ha una determinazione che ho visto in pochi giocatori, poi il curriculum parla per lui. Lui è un vincente ed è entrato nella stessa mentalità del mister. Può darci una grande mano, speriamo che le cose vadano tutte nel verso giusto. Con Bucaro mi trovo bene, ci stimola molto e ci sprona a migliorare sempre durante l’allenamento. Vuole sempre il 110 per cento in campo, è un tecnico che ci sta dando tanto. Sono felice di giocare qui ad Avellino, sono tranquillo e sto bene qui. Ad Avellino giocherei anche in porta, basta che vinciamo, E’ una città tranquilla, come piace a me, è comoda per la mia famiglia e sono in un periodo molto felice. Desidero che questa piazza risalga dove merita. Sono un uomo determinante per questa squadra? Non ci penso, basta che vinciamo e siamo felici, non mi interessa segnare, fare assist o altro. Il 4-3-3 mi piace molto perchè parto da lontano, esterno e mi inserisco spesso. Poi decide il mister dove schierarmi. Il mio piatto preferito? La carbonara. La musica preferita? mah niente di che. Una volta ho messo il coro dell’Avellino in macchina per caricarmi”.