Avellino, D’Agostino tra festa e futuro: “La promozione, gli investimenti, il ritiro e sullo stadio…”

Le parole del presidente dell’Avellino: tra la gioia del momento e la voglia di futuro

Ospite di Zona Verde, trasmissione in onda su SportChannel, Angelo Antonio D’Agostino ha parlato, in maniera lucida e dettagliata, del momento di gioia che l’ambiente sta attraversando. Esplorando, inoltre, diverse tematiche inerenti a quello che sarà l’Avellino nel prossimo futuro. Parlando di investimenti, sia sotto l’aspetto tecnico che sotto quello infrastrutturale. Con lo stadio al centro dei pensieri.

La promozione, la gioia e Biancolino: le parole di D’Agostino

Queste le parole del presidente dell’Avellino: “La promozione? Ci siamo accertati fosse vero e non un sogno. È una bella soddisfazione, un bel momento, una gioia desiderata da tanto tempo”.

Un obiettivo centrato dopo anni di investimenti e sacrifici. Un obiettivo desiderato, con tanto ardore: “Volevamo la B. Tanto. L’inizio non è stato dei migliori e ci ha portati all’esonero di Pazienza e dello staff dirigenziale. Ma con Giovanni eravamo certi che la squadra fosse forte, abbiamo voluto affidarla a mister Biancolino: un uomo fidato che sapeva gestire il momento e conosceva la piazza. Serviva una persona che sapesse gestire il gruppo e tanti campioni. Il cambiamento doveva essere totale, la nostra è stata una scelta coraggiosa. Abbiamo avuto ragione. Ma posso dire che già dall’inizio era stata costruita una squadra forte e alla fine il merito è in piccola parte anche loro”.

Staff dirigenziale di inizio anno, composto da Perinetti, Strano e Condò, che non ha fatto mancare le proprie congratulazioni: “Mi hanno chiamato subito dopo la partita. Erano contenti”.

Sulla scelta di Biancolino, sul rapporto e sul suo futuro, D’Agostino risponde così: “La scelta è stata di Giovanni. Gli va dato atto: me ne ha parlato e non c’è voluto molto a decidere. È stato bravo. Biancolino è uno di famiglia, non solo calcistica. Con lui c’è un rapporto cordiale, è una persona dal gran cuore, spontanea e tranquilla. Potrà allenare tranquillamente in Serie B: ha un contratto fino al 2026. Non è mai stato un ripiego, non è stata una scelta per arrangiare. Conoscevamo le sue qualità, e non solo quelle umane. Ci credevamo”.

Un uomo che ha fatto capire subito di cosa fosse capace, inanellando sette risultati utili consecutivi (6 vittorie): “Dopo 5-6 partite abbiamo iniziato a capire che ce l’avremmo potuta fare. La vittoria a Catania, però, credo abbia dato la certezza”

La festa promozione e gli addobbi, D’Agostino: “Vedremo, non so cosa accadrà dopo la partita di domenica”

Il presidente biancoverde ha parlato di quella che potrà essere la festa in occasione della fine del campionato. Una fine slittata a domenica 27, visti i funerali del Papa il giorno 26: “Si è stabilito di giocare il 27 aprile. Vedremo per la festa, non so cosa accadrà dopo la partita con l’Altamura. Pullman scoperto il 3 maggio? Bisognerà vedere”

Sugli addobbi: “Onoriamo questa città: i paesi si stanno organizzando, in città meno. Faremo un tour di festeggiamento anche in provincia, ai vari club. La città importante, ma la provincia è uno zoccolo duro”.

Su Marani e la premiazione: “Mi ha chiamato subito, era dispiaciuto perché ci ha perso la Lega. La premiazione? Credo che sì farà in occasione della gara in casa della Supercoppa. Il 3 maggio”.

I messaggi di congratulazioni: “De Luca non l’ho sentito. Mi sono arrivati messaggi da parte di Piantedosi e Tajani, ma non del presidente De Luca”.

Sulla strana coincidenza delle promozioni dell’Avellino in occasione dei decessi dei Papa in carica, D’Agostino risponde in maniera ironica: “Siamo scaramantici. Speriamo possa essere eletto un Papa anziano… Sì, ci capiamo”.

Il futuro: gli investimenti e la situazione stadio

D’Agostino si è, inoltre, soffermato sul futuro del club: “Non lasceremo nulla al caso. Ci saranno modifiche da fare, ma non ci tireremo indietro dall’investimento. Ci affacciamo alla B, con umiltà e ambizione”.

Sullo stadio: “Per i lavori al Partenio ci stiamo già muovendo: ci vogliono circa 1.5 milioni di euro per adeguarlo. Ne abbiamo già parlato con il sindaco Nargi, dobbiamo solo lavorare. Il tempo corre: agosto è già arrivato. Dobbiamo scongiurare il commissario al posto del sindaco. La B è un patrimonio per città e provincia. Speriamo di partire in tempo con i lavori di adeguamento”.

Sul nuovo stadio: “Ci vorrà un anno per la conferenza dei servizi. Abbiamo il dovere di trovare una casa provvisoria, con adeguamento del Partenio. C’è da lavorare tanto, cercando di aumentare la capienza. Magari aprendo la Curva Nord. Per questo è importante un’amministrazione comunale attiva e non in crisi”.

Sul terreno di gioco: “Va rifatto. Così com’è non possiamo fare un campionato di Serie B”.

Sull’organico: “Cercheremo di mantenere il gruppo coeso, tenendo saldi gli equilibri. Ci saranno delle uscite da fare, ma cercheremo di non smantellare. Inserendo, poi, degli elementi giusti”.

Su Palumbo: “Non ci sono problemi, di nessun tipo. È nostro e con la promozione sì allunga il contratto di un altro anno. In B potrà fare ancora meglio”.

Sul ritiro estivo: “Si sta pensando ancora a San Gregorio Magno. Ha portato bene, ma vedremo”.

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