Nemmeno il tempo di digerire il boccone indigesto del TAR, che in meno di 24 ore va deciso il futuro dell’Avellino calcio, per far si che non scompaia per un anno il calcio nella provincia di irpina. Il comunicato dell’Avellino calcio di questa mattina lascia molti punti interrogativi su quanto si appresterà a fare Walter Taccone, indeciso se continuare la sua battaglia legale al Consiglio di Stato o a Losanna, o getterà la spugna seguendo l’inter di consegna dei bilanci presso il tribunale competete per avvisare la procedura fallimentare. Su un altro fronte invece c’è l’Associazione per la Storia, con il presidente Mario Dell’Anno, intenzionato ad affidare il logo,il pacchetto denominazione ed i colori societari a chi ha realmente a cuore nel realizzare un progetto serio e dignitoso per questa città.
Indiscrezioni ci parlano di una Pec inviata dall’associazione per diffidare la società di Walter Taccone nell’utilizzare il logo e la denominazione societaria per comunicati o altre istanze, costringendo quindi al ritorno all’As Avellino per le comunicazione ufficiali.
Adesso si devono formalizzare i contatti che in questi giorni il sindaco Ciampi ha avuto con degli imprenditori, primo su tutti Enrico Preziosi, che tramite il figlio, sullo stile De Lauretis a Bari, ha avviato dei contatti informali col primo cittadino irpino. Meno di 24 ore per formalizzare un’offerta da parte della famiglia Preziosi, per ora avanti su tutti, che sia appetibile e compatibile ad una piazza esausta come quella irpina. Il secondo imprenditore, stando alle parole del sindaco Ciampi, rimane oscuro, non conoscibile al momento, ma per quanto percepito dalle parole del sindaco corrisponderebbe ad un imprenditore esterno alla provincia irpina.
Una corsa per far si che l’Avellino possa iscriversi al campionato di Serie D e presentare tutta la documentazione necessaria alla partecipazione al campionato, procedendo al versamento dei 150.000 mila euro per la partecipazione alla competizione dilettantistica per far si che la federazione inizi pratiche di iscrizione in serie D che prevedono due versamenti, uno di 19mila e l’altro di 31mila euro, per un totale di 200.000 euro.
Tutto ciò per far si che l’Avellino possa cercare, come sta facendo il Bari di De Lauretis, uno spiraglio per un posto in Serie C, lega completamente sconquassata dagli avvenimenti di questa pazza estate, dove mancano almeno 7 squadre per dare il via al campionato.
Avellino Calcio – Ciampi:” Chiunque sia interessato si faccia avanti entro le 14.00 di domani”