Avellino Calcio – Orlandi: “Gerbaudo ha voluto l’Irpinia senza badare agli aspetti economici. Ama la maglia ed i tifosi”
Matteo Gerbaudo, classe 1995, centrocampista scuola Juventus, è stato uno dei primi calciatori ad approdare fin da subito in Irpinia per la rinascita della formazione biancoverde sotto l’egida della Sidigas di Gianandrea De Cesare. Gerbaudo, dopo aver rescisso il contratto che lo legava al Pordenone non ci ha pensato due volte prima di arrivare in Irpinia, rispondendo fin da subito alla chiamata di Carlo Musa. Un fattore molto importante, da sottolineare, perché Matteo Gerbaudo subito ha sposato la causa dell’Avellino Calcio, abbracciando il progetto sotto ogni minimo aspetto, anche quando ha dovuto ricoprire un ruolo da “seconda linea” rispetto alle prime partite di campionato.
Il centrocampista biancoverde, purtroppo, non prenderà parte alla fase finale della poule scudetto di Serie D dopo aver rimediato un cartellino rosso, del tutto inutile, nell’ultima sfida contro il Picerno.
Alessandro Orlandi, dello studio Assist & Partners, ai nostri microfoni commenta così la stagione del proprio assistito: “Sono contento del percorso fatto dall’Avellino Calcio, un campionato straordinario vinto da un gruppo molto unito dove Matteo ha ricoperto un ruolo fondamentale. Quando abbiamo ricevuto la chiamata dell’Avellino Calcio Matteo non era più nella pelle. Vi erano altre offerte dalla Serie C per il calciatore che, con la maglia del Cuneo, ha collezionato 31 presenze (2 goal e 3 assist). Gerbaudo voleva fin da subito Avellino, attratto dalla piazza e dalla tifoseria molto calda. Non dimenticherò mai quando arrivammo in Irpinia: ci recammo in un albergo dove c’eravamo solo noi ed altri 9-10 calciatori, il resto erano tutti in prova, ma Matteo non voleva altro che sposare questo progetto attratto dalla maglia biancoverde; è bene ribadirlo, lui ha spostato la causa della rinascita biancoverde fin da subito, senza badare agli aspetti economici, ha firmato subito senza pensarci. Sono contento anche della sua professionalità, un calciatore partito titolare all’inizio, indossando anche in alcune occasioni la fascia da capitano, si è seduto in panchina senza mai lamentarsi perché per lui è sempre stato più importante il gruppo, il risultato da ottenere, che pensar ai propri particolarismi. Dopo la poule scudetto incontreremo la società per parlare del nostro futuro con la maglia biancoverde, Matteo si trova benissimo in città, si è ambientato benissimo e non vorrebbe andar altrove, decideremo tutto prossimamente, comprendendo ovviamente anche le esigenze della società biancoverde.”