E adesso che si fa? L’invito a cena è arrivato in ritardo. Nemmeno il tempo di apparecchiare e i commensali si sono alzati dal tavolo. Affamati. Si. Di serie C. Tremila tagliando bruciati in un’ora. Il tutto rende l’idea dell’entusiasmo che c’è in casa Avellino. E ora? Si vuole far partire almeno altre tremila persone senza tagliando? No. Sarebbe pura follia. E allora al di là dei ritardi per l’organizzazione di un evento che vale la Serie C, si riapra subito la prevendita e si dia la possibilità a tutti di assistere come un Paese civile deve fare, lo spettacolo. Si riapra la prevendita. Anche perché la capienza c’è e non c’è nessun altro problema di ordine pubblico che tenga. Non è una questione di incasso o di limitazione di libertà. È un obbligo da parte delle istituzioni competenti che hanno individuato uno stadio, dare la possibilità a a chi chiede e, soprattutto paga, assistere all’evento. E se riapertura di prevendita non ci sarà, si sappia, come già confermato da molti tifosi rilasciati senza tagliando, che non si potrà vietare alla gente e ai tifosi di muoversi verso Rieti per respirare aria di serie C. Vedremo domani. Oppure l’altra ipotesi è quella di destinare anche il settore dei sardi ai biancoverdi. Se a Lanusei la prevendita non decolla, un motivo ci sarà. Ancora poche ore e si capirà se il problema dell’ordine pubblico sarà stato risolto, come crediamo, con responsabilità e competenza.
Calcio Avellino – In poco più di due ore polverizzati i 3000 tagliandi per Rieti