Nella stagione in cui la Serie B è finalmente divenuta un obiettivo sensibile, l’Avellino di Biancolino sta costruendo la propria identità su un nucleo solido e affidabile di giocatori chiave. Nell’arco delle 23 partite disputate sotto la sua gestione, minutaggio alla mano, il “Pitone” ha infatti pian piano definito una vera e propria spina dorsale, caratterizzata dal contributo insostituibile di 6 imprescindibili. Grazie al loro rendimento e alla loro centralità tattica, il cuore del lupo sta insomma assumendo una fisionomia precisa ed è lecito immaginare che questa struttura accompagnerà i biancoverdi anche nel rush finale del campionato. Acquisti di gennaio a parte, scopriamo insieme da chi è composta l’ossatura del lupo di Biancolino.
Enrici, l’inamovibile
Con 23 presenze su 23, e 2070′ disputati, Enrici non ha saltato neanche un minuto della gestione Biancolino, totalizzando il 100% dei minuti giocati. Questa statistica lo rende un elemento imprescindibile per il tecnico dei lupi, che si affida alla sua straordinaria costanza per dare solidità al reparto arretrato. Difensore centrale dal grande senso della posizione, l’ex Taranto è una garanzia per la retroguardia biancoverde ed è destinato a giocare un ruolo da protagonista fino al termine del campionato.
Iannarilli, il guardiano dei pali
Con il 95,65% dei minuti giocati, Iannarilli è un’altra preziosa figura di riferimento per l’Avellino. La sua esperienza e il suo sangue freddo nei momenti di pressione lo rendono un elemento insostituibile. Grazie ai suoi interventi decisivi, l’ex estremo difensore della Ternana è stato spesso determinante nel mantenere la squadra in partita, contribuendo alla solidità difensiva della formazione di Biancolino e dando ulteriore spessore – in termini di leadership – all’intera squadra.
Cancellotti, mister affidabilità
Con il 91,30% dei minuti giocati nella gestione Biancolino, Cancellotti è uno dei più fulgidi esempi di applicazione e costanza nella rosa biancoverde. Esterno di fascia instancabile, efficace in entrambe le fasi di gioco, con la sua disciplina tattica l’ex Teramo garantisce alla squadra equilibrio e continuità di rendimento. Biancolino sa di poter contare su di lui come punto fermo in ogni situazione e non vi rinuncerà nella fase più importante dell’anno.
Rigione, esperienza nel cuore della difesa
Con un’ottima percentuale di minuti giocati, pari all’86,66%, anche Rigione sta portando in campo tutta la sua esperienza e il suo carisma sin dall’avvento di Biancolino. Difensore solido, con grande intelligenza tattica, l’ex Cesena è tra i leader del reparto arretrato e con la sua capacità nel gioco aereo può ancora rivelarsi prezioso anche in fase offensiva. Per questo, e per tanti altri motivi, dunque, il capitano biancoverde manterrà il suo posto al centro della difesa, provando a trascinare il lupo verso il grande obiettivo.
Patierno, il bomber
Patierno, con l’85,99% dei minuti giocati, è da sempre il principale riferimento offensivo dell’Avellino. Affiancato ora da Lescano, che si sta giustamente ritagliando un ruolo da assoluto protagonista in questa seconda parte di stagione, il numero 9 non ha mai accantonato il suo fiuto del gol, trasformando spesso in oro i palloni ricevuti in area. La sua presenza garantisce profondità alla manovra e costringe le difese avversarie a restare sempre in guardia: è per questo che Biancolino non ha alcuna intenzione di rinunciarci ed è per questo che l’ex Francavilla avrà un ruolo di primo piano nel rush finale di stagione.
Sounas, il cervello della mediana
Con il 78,98% dei minuti giocati, Sounas è il metronomo del centrocampo irpino. La sua intelligenza tattica e la sua visione di gioco lo rendono indispensabile per orchestrare la manovra e garantire fluidità nella transizione tra le due fasi. La sua capacità di leggere le situazioni e di trovare soluzioni creative è una risorsa fondamentale per Biancolino e può rivelarsi la chiave decisiva per indirizzare verso i lupi la corsa promozione.