Stephan El Sahaarawy non è l’unico calciatore che milita in una squadra italiana ad avere rischiato la vita al volante della propria auto. Basta guardare agli ultimi anni per trovare diversi giocatori che hanno rischiato davvero tanto alla guida dei propri bolidi.
Ecco una mini classifica con i cinque casi in cui la fortuna ha aiutato i calciatori del campionato italiano al volante della propria macchina:
[tps_title]5. Bomber Toni e il guardrail[/tps_title]Feeling con il gol ma non con i guardrail per Luca Toni che andò a sbattere contro una protezione sull’autostrada A7 in direzione Genova. Era sera, l’incidente si verificò intorno alle 24:30. Ma nulla di grave.
[tps_title]4. La Lamborghini e Keita[/tps_title]
Veloce in campo e fuori. Il gioiellino della Lazio Keita Balde mandò in frantumi una Lamborghini testa gialla alle 4e20 di mattina dopo aver festeggiato la vittoria contro la Fiorentina. Il calciatore ne uscì incredibilemente illeso.
[tps_title]3. La caviglia di Niang[/tps_title]Altro giro altra Ferrari distrutta. In questo caso al volante c’era l’attaccante del Milan M’Baye Niang che riportò una lesione capsulo legamentosa della caviglia sinistra e una contusione alla spalla sinistra. L’alcol-test diede esito negativo ma Mihajlovic fu costretto a fare a meno dell’attaccante per oltre due mesi.
[tps_title]2. La Ferrari di Caceres[/tps_title]Martin Caceres creò un vero e proprio disastro in una notte torinese con la sua Ferrari. Oltre alla sua auto andò disintegrata una fermata autobus. Gli fu riscontrato un taso alcolemico superiore ai limiti di legge e fu ritirata la patente. Lui a parte qualche taglio ne uscì illeso.
[tps_title]1. La tragedia di Campagnaro[/tps_title]Il disastro automobilistico più incredibile è avvenuto sempre ad un calciatore che militava in Italia ma è accaduto nel suo paese. Il giocatore ex Napoli e Inter Hugo Campagnaro fu protagonista di uno degli incidenti più tragici dove persero la vita due persone dell’altro veicolo coinvolto oltre ad un suo amico. L’incidente avvenne in Argentina.