Criscitiello: “Per convincermi bastava vedere il prefisso 0825, quando Avellino chiama non puoi dire no”
Le parole del noto giornalista sportivo
Sarà Michele Criscitiello, il prossimo 23 luglio allo stadio Partenio-Lombardi, a presentare la nuova squadra dell’Avellino. Il noto giornalista di origini irpine, ai microfoni di Irpinia Tv, ha voluto commentare questo evento.
“Per convincermi non ci è voluto molto. Sono stati i ragazzi della curva a volermi appoggiati anche dalla società alla quale sono legato. Il ritorno di De Vito è un punto a favore. Per convincermi bastava vedere il prefisso 0825. Io non sono uno che va in piazza e che fa feste, sono cose che non amo fare; però quando ti chiama Avellino e i suoi tifosi con i quali sei cresciuto e fatto trasferte, non puoi dire di no. Per me è motivo di orgoglio ma anche di soddisfazione tornare a casa. Non ho mai mascherato la mia fede avellinese: ricordo quando fui contattato da “Quelli che il calcio” e mi dissero di andare al San Paolo e di fare il tifoso del Napoli; io non ho mai guardato i soldi, non avrei mai potuto tradire la mia fede. Io non ho mai tifato altre squadre. Il 23 luglio avrò l’opportunità di portare mio figlio, nato a Milano, ad Avellino al Partenio e spiegargli cosa significa essere tifosi dell’Avellino. La curva biancoverde per me ha sempre rappresentato qualcosa di unico e di magico. Sarà un’emozione presentare la squadra”.
Sull’organico che sta mettendo su il direttore sportivo: “Lo scorso campionato è andato in una certa maniera perché quello precedente si era concluso in una certa maniera. L’Avellino non ha avuto la forza di resettare. Quest’anno è un po’ l’anno zero, io mi fido ad occhi chiusi di Enzo De Vito che giustamente non guarda i nomi. L’Avellino non ha bisogno dei calciatori che arrivano dalla B a fine carriera per strappare 140 mila euro. Meglio non avere nomi, l’allenatore è preparato”.