L’Avellino calcio accoglie Vincenzo Pepe, giocatore gia visto sul campo dello stadio Partenio Lombardi nel lontano 2009. In attesa di notizie riguardanti il tesseramento di Luis Alfageme, l’Avellino di Bucaro continua la propria preparazione in vista della trasferta domenicale contro il Cassino. Una partita importante per entrambe le squadre che devono conquistare punti per ottenere quanto prefissato ad inizio stagione.
I biancoverdi devono smaltire il pari amari rimediato contro l’Anagni, cercando la concentrazione adatta a non sprecare le palle goal che si presentano. In vista del match di domenica abbiamo intervistato Corrado Urbano, tecnico del Cassino, vecchia conoscenza del pubblico avellinese in quanto solcò il manto erboso del Partenio Lombardi con la maglia dell’Empoli.
Mister buonasera. Domenica affronterà l’Avellino Calcio, partita fortemente sentita da entrambe le squadre alla caccia del risultato. Entrambe le squadre distano 7 punti dagli obiettivi stagionali, come state vivendo quest’ultimo periodo negativo, contraddistinto da due sconfitte?
Noi venivamo da due mesi dove avevano ottenuto 6 vittorie ed un pareggio ed una sconfitta, queste partite ravvicinate ci hanno visto peggiorare il nostro score. Ad Anagni abbiamo giocato malissimo, contro l’Ostiamare non è andata come doveva andare. Vogliamo riprendere la strada lasciata tre giornate fa dove eravamo a ridosso della zona playoff, dobbiamo tornare a marciare come sappiamo fare con la consapevolezza che affronteremo una squadra importante che si rinforza sempre di più, con calciatori di categoria superiore.
I suoi giocatori come vivono la preparazione in vista dell’Avellino? Sicuramente le due sconfitte hanno inciso sul morale, i biancoverdi potrebbero essere una motivazione in più?
Ci stiamo preparando al meglio. Queste sono partite che per un allenatore sono più facili da preparare, sono partite che le motivazioni i giocatori le trovano da sole. Noi affronteremo la squadra favorita del campionato, lo voglio sottolineare. Mi aspetto tanto da loro se vogliamo uscire indegni, dobbiamo giocare molto meglio rispetto alle ultime uscite. La squadra sta trovando le giuste motivazioni per domenica.
La sua difesa ha incassato 27 goal e 10 fra le mura domestiche, una media in linea col campionato di Serie D. Come mai le difese di Serie D presentato questi dati?
Il campionato di Serie D si contraddistingue per delle partite da molti goal, sono partite dove si gioca a viso aperto. E’ normale che schierando giocatori giovani tra le fila difensive si possa subire qualcosa in più.
Che ricordo ha di Avellino quando l’affrontò in Serie A?
Era l’Avellino di Dirceu. Vincemmo 1-0 con goal di Baiano, una formazione meravigliosa. Quello che mi ha colpito è stato il manto erboso col sintetico, mi ha sorpreso un po. La tradizione sportiva imponeva un manto erboso in erba, rivederlo cosi mi ha fatto capire che sono cambiati i tempi. Vedere l’Avellino in Serie D fa male, come le tante squadre che sono arrivare in Serie D quest’anno, mi riferisco a Bari, Cesena, Modena, Reggiana.
[fnc_embed]<iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/gIlE9VS0BO4″ frameborder=”0″ allow=”accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture” allowfullscreen></iframe>[/fnc_embed]Nel suo palmares, oltre a due vittorie del campionato di Serie B, c’è anche una Mitropa Cup conquistata col Bari. Che ricordi ha di quel torneo?
Ricordo bene la vittoria della Mitropa Cup, era una squadra che tutti i tifosi baresi ricordano con piacere nonostante siano passati tanti anni. E’ stata una bella competizione, la giocammo in Italia quell’anno, è stato l’unico trofeo europeo vinto dalla società biancorossa.