INTERVISTE

Avellino, Braglia: “Siamo legati alle condizioni dei nostri esterni, abbiamo ancora strada da fare”

Le parole dell'allenatore biancoverde in conferenza stampa

Al termine della gara tra Avellino e Virtus Francavilla, match che si è concluso con il risultato di 1-0 in favore degli irpini, il tecnico della formazione biancoverde Piero Braglia, intervenuto in conferenza stampa, ha commentato il successo casalingo sui pugliesi.

Importante che la squadra si esprime bene. Abbiamo giocato contro una squadra che ha più punti di noi e non gli abbiamo concesso molte occasioni. La partita l’abbiamo preparata come volevamo noi. Non era una partita semplice per noi. Sapevamo che c’era la contestazione dei tifosi, loro possono dire quello che vogliono. Io ho detto ai ragazzi di giocare come sanno e con la loro testa. Sono io che stabilisce chi batte i rigori, a D’Angelo lo hanno studiato. La scaletta è D’Angelo, Maniero e Tito. Oggi c’era Gagliano, ma anche dare respiro a questo ragazzo. Maniero non è entrato perché aveva un problema. Gagliano sta facendo bene e meritava di giocare. Ora le scelte le dobbiamo fare in base a ciò che vediamo. Di Gaudio come Micovschi e Kanoute saranno la fortuna di questa squadra. Siamo molto legati alle condizioni dei nostri esterni. Stiamo cercando di portarli tutti in condizione. Quando vengono a mancare è un problema, li abbiamo presi per fare la differenza. Poi sono umili e disponibili verso la squadra. Abbiamo ancora strada da fare. Tutto sommato bisogna essere anche contenti”.

Su ciò che è successo nel corso di questa settimana:Io di queste cose non ne voglio parlare perché non mi interessa molto. Se un allenatore non va bene è chiaro che lo cambiano, non sarebbe la prima volta che mi succede. Me ne sono stato in silenzio in attesa delle decisioni. Questa squadra per me può fare bene. Io sono qui per lavorare. Ovviamente dopo Viterbo più di chiedere scusa non si può. Io non sapevo nulla, mi hanno chiamato a mezzanotte e mi hanno detto che i calciatori erano andati a parlare con il presidente. Ma sia chiaro che le decisioni le ha prese chi di dovere. Mi sarebbe dispiaciuto andar via dopo quello che si è creato lo scorso anno. Non sono simpatico ma non ho mai preso in giro nessuno”.

 

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