Benevento-Avellino, Vigorito: “Non far entrare i tifosi è la morte del calcio”

Il massimo dirigente giallorosso ha parlato nel corso della puntata Ottogol in onda su OttoChannel

Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, è intervenuto a Ottogol su OttoChannel, dopo la sconfitta dei giallorossi a Picerno ed in vista del derby con l’Avellino. Il match contro i biancoverdi è in programma domenica prossima allo stadio Ciro Vigorito con fischio d’inizio alle 17:30.

Benevento-Avellino, Vigorito sulla possibile chiusura del Settore Ospiti

Vigorito ha commentato: “Sarà che ho tifato contro ma, a parte Monopoli e Avellino, che hanno guadagnato un punto, le altre si sono suicidate. Qualche sconfitta ogni tanto fa bene. Daremo tutto per vincere domenica non solo perché è l’Avellino, ma perché daremmo tutto per vincere anche contro il Napoli“.

Sulla probabile assenza dei tifosi biancoverdi, Vigorito ha dichiarato: “Mi dispiacerebbe se non ci dovessero essere i tifosi ospiti. I colori e i cori di un derby danno un’altra atmosfera. La sana rivalità sportiva è una delle cose più belle. Sarebbe ideale che chi si presenta allo stadio con un’arma impropria non entri affatto, piuttosto che sequestrargliela. Perquisire centinaia di persone non è facile, ma il bello del calcio è vincere anche davanti ai tifosi avversari. Io non sono né avellinese né beneventano, sono di origine napoletana, ma ho vissuto sia ad Avellino sia a Benevento e so che ci sono tanti tifosi corretti e sportivi da entrambe le parti. Non far entrare i tifosi è la morte del calcio”.

Vigorito: “Perlingieri avrebbe voluto rinunciare alla convocazione in Under 20”

Sull’assenza di Perlingieri nel derby contro i biancoverdi: “Quando è arrivata la convocazione per la Nazionale Under 20, il ragazzo ha avuto una splendida reazione da giallorosso, dicendo: ‘Non vado da nessuna parte, devo giocare il derby’. Ma da regolamento, senza autorizzazione valida non poteva restare. Inoltre, ci sarebbero state serie conseguenze. Insieme al direttore sportivo, abbiamo deciso di non opporci”.

Il presedente ha proseguito: “Non possiamo dare il segnale che rinunciare a lui significhi compromettere la squadra o responsabilizzare il ragazzo dicendo che senza di lui non avremmo potuto vincere. Non sarebbe né corretto né sportivo. Mi auguro sia una bella partit e sono sicuro che chi lo sostituirà darà il massimo. Perlingieri ha un dono e ha bisogno di crescere confrontandosi anche fuori dal contesto locale. Farà la sua parte, rappresentando al meglio la sua città e la sua squadra in Nazionale“.


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