L’Avellino cade allo “Iacovone” (1-0) e rinvia all’ultima giornata il discorso relativo al secondo posto in classifica. Serata negativa per i lupi, che faticano a creare occasioni e vengono nuovamente chiusi nella morsa tattica di Capuano, che sblocca e si porta a casa il match nella ripresa con il gol di Simeri. Di seguito le pagelle dei calciatori biancoverdi.
Rivivi il live di Taranto-Avellino
Avellino, le pagelle
- Ghidotti 6: nella prima frazione di gioco si prende un rischio in uscita, ma nel complesso gestisce in maniera positiva le situazioni difficili della serata. Non può nulla sol gol di Simeri.
- Cancellotti 5,5: l’ex Pescara riesce a contenere per larghi tratti del match gli esterni pugliese, ma è suo malgrado sfortunato protagonista nell’azione che conduce al vantaggio firmato da Simeri.
- Cionek 5,5: il polacco è autore di una buona prestazione, arricchita anche da una certa pulizia tecnica nella prima fase di impostazione, ma la sua prova viene macchiata da un errore nell’azione del gol di Simeri. Sfiora il pari nel finale.
- Frascatore 5,5: non sempre riesce a frenare le sfiammate di Kanoute, che spesso lo mette in difficoltà.
- Llano 5,5: preferito a Ricciardi, l’esterno argentino non riesce ad incidere in fase di spinta rimediando anche un cartellino giallo (17′ st Ricciardi 5,5: poco lucido nella gestione di alcuni possessi offensivi).
- De Cristofaro 5,5: l’ex Picerno cerca di infondere il solito dinamismo alla mediana, ma stavolta è meno incisivo del solito, specie negli ultimi trenta metri di campo (41’ st Marconi s.v.: l’esperto attaccante entra per l’assalto finale disegnato da Pazienza).
- Armellino 5,5: passo indietro per il capitano che, dopo aver trascinato i compagni nel derby con il Benevento, perde il confronto diretto con la mediana rossoblù.
- D’Ausilio 5,5: al rientro dalla squalifica, l’ex Cerignola viene riproposto nel ruolo di mezzala sinistra. L’apparente vivacità dei primi 15’ evapora velocemente e spinge il numero 7 verso una prova al di sotto dei suoi standard (32’ st Rocca 5,5: Pazienza lo getta nella mischia per dare maggiore sostanza ai suoi, ma questa sera la missione si rivela ardua anche per il classe ‘96).
- Liotti 5,5: l’ex Reggina vince il ballottaggio con Tito. Rispetto alle ultime uscite, però, stavolta il suo apporto sulla fascia è meno incisivo in termini di intraprendenza e qualità (32’ st Tito 5,5: reduce dall’assist per Sgarbi nel derby, il numero 3 entra con l’intento di lasciare nuovamente il segno ma senza fortuna).
- Gori 5: il numero 35 stavolta non lascia il segno in Puglia, dove aveva già colpito 4 volte in stagione. La sua gara è riassumibile nel brillante colpo di tacco con cui serve Patierno: un bagliore isolato nel corso di una serata grigia (17′ st Sgarbi 5,5: stavolta il suo contributo si riduce ad un timido approccio, reso vano dalla scarsa incisività mostrata nei restanti minuti).
- Patierno 5,5: il bomber dei lupi parte bene, facendosi apprezzare soprattutto nel consueto lavoro sporco, ma perde fiducia con il passare dei minuti, denotando anche una inusuale scarsa lucidità dinanzi alla porta avversaria.
Taranto-Avellino, il tabellino
MARCATORE: st 29′ Simeri
TARANTO (3-4-3): Vannucchi; Luciani, Miceli, Enrici; Valietti, Calvano (21′ st Ladinetti), Zonta, Ferrara (36′ st Mastromonaco); Bifulco (36′ st Matera), De Marchi (11′ st Simeri), Kanoute (21′ st Orlando). A disp. Loliva, Costantino, Papaserio, Fiorani, Travaglini, Capone, Fabbro. All. Capuano.
AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti, Cionek, Frascatore; Llano (17′ st Ricciardi), De Cristofaro (41′ st Marconi), Armellino, D’Ausilio (33′ st Rocca), Liotti (33′ st Tito); Gori (17′ st Sgarbi), Patierno. A disp. Pane, Pizzella, Mulè, Rigione, Pezzella, Palmiero, Dall’Oglio, Russo, Tozaj. All. Pazienza.
ARBITRO: Peretti di Verona.
NOTE: Ammoniti: Miceli, Llano. Angoli: 4-2. Recupero: 1′ pt; 5′ st.
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