L’Avellino crea tanto, ci prova con voglia e determinazione, ma non riesce a superare – complice anche la sfortuna (due traverse clamorose) – il muro del Vicenza (0-0). Nel primo round della semifinale d’andata dei playoff di Serie C a spiccare sono gli errori sottoporta di Patierno e Marconi, ma anche la grinta e la qualità di Armellino e D’Ausilio. Di seguito le pagelle dei calciatori biancoverdi.
Rivivi il live di Avellino-Vicenza
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Avellino, le pagelle
Pagelle Avellino-Vicenza 0-0:
- Ghidotti 6,5: l’estremo difensore biancoverde corre pochi rischi, tirando un sospiro di sollievo sulle poche conclusioni dalla distanza degli ospiti, che non lo costringono comunque mai all’intervento. Attento al 92′ sul colpo di testa di Golemic.
- Cionek 6,5: il centrale polacco mette al servizio della squadra tutto il suo mestiere, offrendo una prova di leadership e sostanza. È anche merito del suo approccio se il pericoloso attacco veneto finisce per essere demineralizzato. Sfiora persino il gol, colpendo la traversa su un corner battuto da D’Ausilio.
- Rigione 6,5: come Cionek, si esalta nei rari uno contro uno e mette in mostra tutte le sue eccellenti doti da pilastro difensivo. Prestazione importante per l’ex capitano del Cosenza.
- Frascatore 6: solido come i suoi colleghi di reparto, concede tuttavia qualcosina in più agli avversari e rimedia un giallo in avvio di ripresa.
- Sgarbi 5,5: piazzato a destra per creare scompiglio, l’attaccante bolzanino fa fatica a trovare la posizione giusta per incidere. Spostato a sinistra dopo l’ingresso di Ricciardi, il risultato non cambia. Al “Menti” servirà la sua versione migliore (30’ st Marconi 5: pescato dalla panca, il numero 31 fallisce una clamorosa occasione a porta vuota su invito di Ricciardi).
- Armellino 6,5: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, recita un vecchio adagio. Il capitano biancoverde ne è la prova vivente, considerato il surplus offerto in termini di grinta e carattere nel corso di questa serata.
- Palmiero 6: preferito a sorpresa a De Cristofaro, l’ex Pescara dà ordine e geometrie alla manovra biancoverde. Mezzo voto in meno perché rischia di compromettere la sua serata con un brutto errore in fase di impostazione a 15’ dalla fine (37’ st Dall’Oglio s.v.: l’ex Palermo viene buttato nella mischia per l’acceso finale).
- D’Ausilio 6,5: moto perpetuo, il suo calcio-dinamite anima il ritmo gara dell’Avellino e manda spesso in confusione il Vicenza. La sua inventiva permette ai lupi di pungere e trovare imbucate interessanti, come l’assist nel primo tempo per la prima occasionissima di Patierno (37’ st Rocca s.v.: bestia nera del Vicenza, il numero 96 va a dare una mano in mediana nel concitato finale di gara).
- Liotti 5,5: meno pimpante e incisivo rispetto alla gara con il Catania. Nel primo tempo serve comunque un gran pallone all’indietro a Patierno, che poi però non capitalizza al meglio (17’ st Ricciardi 6: poca spinta da parte dell’ex Legnago, che sul finale pesca però un grande assist per Marconi, che si divora letteralmente un gol a porta vuota).
- Patierno 5: l’Avellino crea tante occasioni, le più importanti delle quali passano dalle parti del numero 9. Lo scarso cinismo mostrato sul cross di D’Ausilio e sull’invito di Liotti gridano vendetta, soprattutto se si pensa alle sue straordinarie capacità realizzative. Al ritorno in caccia di riscatto: ci sarà bisogno del Chicco versione 2024.
- Gori 5,5: poco coinvolto nel gioco, ha un sussulto nella ripresa quando si smarca da gran centravanti e stampa sulla traversa una conclusione temibilissima. Ha bisogno di recuperare la condizione fisica migliore in vista della battaglia di domenica (17’ st Russo 6: buon impatto sul match per il numero 10 biancoverde).
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