Il sindaco di Pontecagnano: “Vieterò spostamenti da e verso Avellino”

Il video in allegato immortala il sindaco di Avellino in mezzo a centinaia di giovani, assembrati tra le strade della movida avellinese: “Chi non salta è di Salerno”, “Noi non siamo Salernitani”, “De Luca pezzo di m…” e così via…

Scene pietose, misere, insopportabili.

Questo sindaco canta come un capo ultras, disprezzando le regole che lui non solo dovrebbe rispettare ma è tenuto a far rispettare alla sua comunità. Lo fa in piena emergenza sanitaria, proprio mentre l’Italia intera cerca la strada per lasciarsi alle spalle una pandemia mondiale, nel timore di una seconda devastante ondata di contagi.

Non mi piace questa storia, sono arrabbiato per le vittime, le loro famiglie, per chi coscienziosamente rispetta le regole, per le attività commerciali e tutte le P.Iva che chiedono solamente di ripartire al più presto. Questa storia proprio non mi piace così come non mi piace questo sindaco che non ha alcun rispetto per tutti noi.

Un sindaco avrebbe il dovere morale di dare l’esempio, dovrebbe indicare la strada, dovrebbe rappresentare lo Stato, un sindaco è un sindaco, non un capo ultras.

Mi auguro che arrivi una lezione esemplare dal governo nazionale e regionale, altrimenti valuterò nelle prossime ore se sarà necessario firmare una ordinanza che limiti la mobilità verso Avellino perché non consentiró a nessuno di mettere a rischio la mia comunità (figuriamoci se la faccio mettere a rischio da questo “uomo da palcoscenico”).

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