All-In #TurrisAvellino: Dall’Oglio, una risorsa in più
Il centrocampista atteso protagonista a gara in corso. Con due dati che giocano a suo favore
Che la caccia al secondo posto abbia inizio. Forte dei risultati maturati nell’ultimo turno di campionato, in particolar modo del proprio successo tennistico sul Picerno, l’Avellino di Pazienza mette nel mirino il Benevento per nobilitare la propria posizione in vista dei playoff. Per assecondare la propria rincorsa, che avrà un punto di svolta decisivo settimana prossima, con il confronto diretto contro i sanniti, i biancoverdi devono però prima superare l’ostacolo Turris in un derby dagli equilibri sottili che potrebbe restituire definitivamente l’agognata continuità.
Verso Turris-Avellino
Al “Liguori” di Torre del Greco i lupi andranno alla ricerca della seconda vittoria consecutiva in campionato, un obiettivo che manca addirittura dal periodo dicembre-gennaio, quando Patierno e compagni piegarono in serie la resistenza di Crotone e Latina tra diciannovesima e ventesima giornata.
Da quel momento in poi, prima per le difficoltà in casa e poi per quelle in trasferta, l’Avellino non è più riuscito a centrare il filotto, un elemento che a questo punto della stagione diventa però imprescindibile ritrovare.
Per una squadra che ha già raggiunto il proprio record di punti lontano dalle mura amiche (31, mai erano stati così tanti nella C a 20 squadre), farlo significherebbe anche sigillare il decimo acuto esterno del campionato, con tutto ciò che ne consegue in termini di primati statistici.
Per riuscirci, però, andrà abbattuta la resistenza di una Turris in gran salute, imbattuta da 4 partite – 8 i punti conquistati – e desiderosa di raccogliere punti preziosi per la salvezza. All’undici biancoverde servirà anche appellarsi alla tradizione, in virtù dei 3 successi ottenuti nelle ultime 3 apparizioni al “Liguori”.
Avellino, la forza del gruppo
Dopo un periodo molto difficile, circondato da un clima di apatia e musi lunghi, in cui la squadra dava l’apparenza di non essere più quel blocco unico ammirato ad inizio stagione, nelle ultime settimane l’Avelino sembra aver ritrovato un elemento importantissimo per la volata finale: il gruppo.
Nonostante la concorrenza interna renda difficili le scelte di Pazienza e in un certo senso anche la “convivenza” di alcuni calciatori, l’atteggiamento positivo delle ultime uscite sembrerebbe suggerire una ritrovata armonia nello spogliatoio, che può trasformarsi in un fattore positivo in più verso i playoff.
Facendo remare tutti nella stessa parte, facendoli sentire importanti e coinvolgendoli a rotazione nella gare, il tecnico dei lupi può contare su uno degli organici più importanti dell’intera categoria sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo.
In una competizione a sé stante come gli spareggi promozione, poi, l’unità d’intenti e lo spirito collaborativo possono davvero essere armi decisive. Armi che l’ambiente biancoverde spera di giocarsi nel migliore dei modi per raggiungere il proprio sogno.
Dall’Oglio, la risorsa in più
A proposito di rotazioni, di rosa lunga e di elementi di qualità, la gara con il Picerno potrebbe aver restituito all’Avellino l’esperienza di Jacopo Dall’Oglio. Autore di un gol, il centrocampista ha fornito buone indicazioni al punto da apparire per la prima vera volta coinvolto nel corso della stagione.
Malgrado tutte le difficoltà incontrate sin qui, è indubbio che lo spessore di un calciatore come il numero 23 possa essere un notevole surplus qualitativo e carismatico per il lupo, che dalle caratteristiche del centrocampista può tirare fuori una risorsa in più nel rush finale.
Già nel derby di domani si capirà di più sull’effettiva rinascita dell’ex Brescia. Atteso protagonista a gara in corso, Dall’Oglio potrebbe dare un’altra risposta positiva e cementificare così il suo prepotente ritorno nelle gerarchie di Pazienza.
Se così fosse, i lupi potrebbero fare affidamento su due importanti dati in più. Uno relativo alla gara di domani – visto che Dall’Oglio ha vinto tutti i 5 confronti in carriera con il portiere della Turris, l’ex Marcone – e uno con sguardo sui playoff, dove il classe 1992 ha già trionfato ergendosi a protagonista, proprio nel finale di stagione, con la maglia del Palermo.
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