Ai microfoni di Radio Punto Nuovo, il tecnico dell’Avellino Piero Braglia ha fatto il punto sulla sconfitta con il Renate: “Abbiamo sbagliato totalmente l’approccio alla gara, abbiamo fatti 20′ pessimi, dove loro ci hanno aggredito. Sono una squadra più rodata della nostra, giocano insieme da più tempo. Poi piano piano gli abbiamo preso le misure e abbiamo cominciato a giocare. Il problema è che non potevo fare cambi, perché eravamo contati. Avevo le mani legate, ma anche in inferiorità abbiamo sempre cercato di giocare e abbiamo fatto anche delle buone cose“.
Il tecnico biancoverde ha inoltre ribadito l’esigenza di completare al più presto l’organico, sottolineando come al momento la squadra sia ancora un cantiere aperto: “Io spero e penso che la società intervenga: ci mancano dei giocatori. Oggi c’era un giocatore in difficoltà enorme (Bruzzo, ndr), non l’ho tolto per rispetto, ma dobbiamo aumentare la qualità e la disponibilità. Quando ci siamo messi con i 3 davanti abbiamo fatto delle buone cose. Siamo un cantiere aperto. Purtroppo quando fai 20 giorni con poche persone e trovi una squadra che è già in forma, è chiaro che fai fatica. I ragazzi non volevano perdere e ci tenevano a fare una figura degna dell’Avellino, bisogna prendere il lato positivo di questo. Ci sono dei ragazzi che hanno fatto bene, come Ciancio e De Francesco, degli altri non posso dire niente. Non ho mai fatto appelli alla società, ma se ho da dire una cosa lo faccio. La società sa benissimo cosa deve fare e lo sa dal mio arrivo“.