Bari ed Avellino si ritroveranno di fronte domenica pomeriggio al San Nicola a poco più di nove mesi dall’ultimo confronto in terra pugliese. L’ultimo faccia a faccia risale, infatti, allo scorso 1 marzo. Erano giorni caldi in casa biancoverde. D’Agostino, che stava per salire ufficialmente sul ponte di comando della gloriosa società irpina, seguiva da vicino la sua futura creatura. Speranzoso in un nuovo risultato positivo di una squadra ormai salva e a caccia di punti pesanti in chiave playoff. Dal canto suo il Bari, reduce da 5 vittorie interne consecutive, non aveva alternative alla vittoria per cullare ancora il sogno di andare a riprendere la capolista Reggina.
Vivarini in campo con il 4-3-1-2, risposta di Capuano con il 3-5-2. Lupi incerottati e con poche alternative davanti. Match subito in mano ai pugliesi, con Antenucci a concretizzare la buona mole di gioco prodotta dai suoi. 1-0 all’intervallo. Il copione resta inalterato ad inizio ripresa, con la zampata dell’ex Perrotta a gelare il timido tentativo di reazione dei lupi. 2-0 al 50’. La risposta irpina arriva comunque con Albadoro (ex di giornata anche lui) che riapre i giochi e regala un finale acceso da ambo i lati. Di Paolantonio e compagni mettono paura ai galletti ma il risultato non cambia. Fischio finale: 2-1 per i biancorossi, Reggina (ko con il Monopoli) più vicina. Lupo deluso ma conscio di aver dato, nella buona reazione finale, una buona impressione al futuro presidente.