Giacobbe: “Nuovo stadio? Iter a rilento. Riaprire la Curva Nord? Non è impossibile, ma…”

Il consigliere comunale, ai microfoni de Il Mattino, è tornato su due temi caldi che interessano l'Avellino e il suo impianto di gioco

Riaprire la Curva Nord del Partenio-Lombardi è un tema caldo, che viaggia di pari passo con l’iter per la costruzione del nuovo stadio cittadino. A parlarne, in un’intervista a Il Mattino, è stato il consigliere comunale ed ex assessore con delega allo sport, Giuseppe Giacobbe.

Riapertura Curva Nord, il pensiero di Giacobbe

La riapertura del settore popolare chiuso al pubblico dal 2009 e accessibile soltanto ai Biancoverdi Insuperabili, secondo Giacobbe è una soluzione difficilmente realizzabile entro la fine di questo campionato e che, in via prioritaria, tutto passerebbe da una serie di verifiche di carattere strutturale. Premesso ciò, la riapertura della Curva Nord è a effettivamente una strada obbligata se si dovesse palesare l’esigenza o la volontà di un consistente incremento della capienza”.

Con una ristrutturazione e una scrupolosa messa in sicurezza l’Avellino potrebbe beneficiare di almeno 3.000 posti a sedere, anche se l’aspetto economico non è marginale. I bagni andrebbero riqualificati, il sistema di videosorveglianza potenziato. Andrebbe approntato e omologato un piano di sicurezza. È evidente che occorrerebbe tempo. Non è impossibile ma neppure semplice”, spiega Giacobbe.

L’alternativa, meno costosa e più praticabile, porterebbe all’installazione di 600 sedute individuali in Tribuna Montevergine: “Ma è il momento di capire se si vuole andare davvero verso un nuovo stadio o rimettere in sesto il vecchio. Nel primo caso c’è da accelerare, perché tutto sta procedendo troppo a rilento. Nel secondo sarebbe opportuno calendarizzare una serie di interventi nel lungo termine concentrandosi sull’attuale Partenio in via definitiva”, conclude Giacobbe.

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