Con il torneo di Serie C ormai ai titoli di coda e prossimo alla ufficializzazione della chiusura anticipata, la famiglia D’Agostino sta lavorando sotto traccia per gettare le basi della nuova stagione agonistica.
Gli investimenti messi in campo per l’acquisizione della società e la gestione fino a fine stagione, sono stati per ora, per il gruppo dell’ex onorevole di Montefalcione, dispendiosi. Senza ritorno economico, causa emergenza Covid-19, e da un punto di vista imprenditoriale decisamente negativi.
Ed è anche per questo che il patron, spalleggiato dal figlio, intende riflettere bene sullo stato delle cose e partire con il piglio giusto. Per tentare immediatamente la scalata alla Serie B e per aumentare il business attorno ad un Avellino che, in termini di ritorni economici, specie se vincente ed in Serie B, può essere molto redditizio.
Il nodo da sciogliere è la guida tecnica. Capuano ha un contratto che scade nel 2021. Appena rinnovato a gennaio da Izzo prima del rovinoso scontro con l’altro socio. Resterà, il tecnico di Pescopagano, sulla panchina dei lupi anche per la prossima stagione? Voci parlano di una voglia da parte di D’Agostino, di rompere con il passato e ricostruire un nuovo Avellino.
E Rastelli, il cui contratto con la Cremonese, scade nel giugno di quest’anno, piace molto alla nuova società. L’allenatore della promozione in B e della bellissima cavalcata nei play-off nel secondo anno di cadetteria, potrebbe essere l’uomo giusto. Conosce pregi e difetti della piazza, cerca il riscatto, dopo la burrascosa stagione in corso a Cremona (esonerato due volte), è pronto a rimettersi in discussione dopo aver guidato il Cagliari con ottimi risultati in Serie A.
Capuano o Rastelli quindi? O dal cilindro D’Agostino tirerà fuori un altro nome?
Se ne riparlerà a bocce ferme dopo la decisione della Figc prevista per mercoledì prossimo, di riprendere il torneo di Serie C o dichiararlo concluso. Ma Rastelli non è solo un’idea per ora.