Avellino Calcio – Alfageme, se arriva il si è un precedente storico: vi spieghiamo il perché
Alfageme continua ad allenarsi con l’Avellino Calcio, nell’attesa del pronunciamento del Tribunale Federale Nazionale relativo alla questione del trasferimento del calciatore argentino. Come vi abbiamo anticipato, il calciatore, nonostante un matrimonio stipulato in italia, non ha mai richiesto, in precedenza, la cittadinanza italiana. Stando al regolamento di Serie D il calciatore, in quanto straniero, andava tesserato entro e non oltre il 31 dicembre 2018.
Ecco la norma:
“Ai sensi del regolamento FIFA sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori è fatto divieto alle Società dilettantistiche di acquisire a titolo temporaneo calciatori provenienti da Federazione estera. Fatto salvo quanto previsto all’art. 40 quinquies delle N.O.I.F., i calciatori stranieri, residenti in Italia, di età superiore ai 16 anni, che non siano mai stati tesserati per Federazione estera e che richiedono il tesseramento per società della L.N.D. sono parificati, ai fini del tesseramento, dei trasferimenti e degli svincoli, ai calciatori italiani.”
Dalla lettura della norma si evincerebbe che Alfageme risulterebbe non tesserabile in quanto, nella sua lunga carriera, il primo tesseramento lo ebbe dal club danese Køge Boldklub. Questo dettaglio non gli consentirebbe il tesseramento nella lega di Serie D al di là del termine prestabilito -30 dicembre- in quanto non verrebbe parificato ai calciatori italiani.
La figura del calciatore extracomunitario, alla luce dei recenti fenomeni geopolitici, rappresenta uno degli aspetti di maggior rilievo dell’intera normativa sportiva. Dato il giro di affari, la Fifa e tutte le federazioni nazionali hanno cercato di inquadrare il fenomeno, stante l’importanza dell’argomento nell’attuale contesto storico.
Negli ultimi anni, infatti, vi è stato un’enorme sviluppo normativo, ispirato al principio che i cittadini extracomunitari in possesso della residenza sul territorio nazionale e/o del permesso di soggiorno per motivi umanitari debbono considerarsi “equiparati” ai cittadini comunitari (sul punto, fra i tanti, si vedano in ambito internazionale la CEDU, il Trattato UE e la Convenzione di New York e, in ambito interno, gli artt. 2, 3 e 18 Cost, gli artt. 2 e 43 del T.U. Immigrazione e l’art. 27, comma 5, D. Lgs. 286/1998 per come interpretati, fra i primi, dalle Ordinanze del Tribunale di Lodi del 13.5.2010, di Varese del 2.12.2010 e di Pescara n. 656/2011).
Come illustrato in un suo scritto dall’avv. Filippo Pirisi, esperto in diritto sportivo, è andato a cristallizzarsi il principio secondo cui, nonostante la loro natura speciale, le norme sportive possono avere efficacia solo in relazione ai nuovi ingressi di sportivi stranieri sul territorio nazionale ma non possono essere applicate nei confronti di stranieri già regolarmente residenti in Italia, i quali hanno diritto di beneficiare dei principi di parità di trattamento e di non discriminazione. La prospettiva adottata dal legislatore sportivo nel disciplinare tali tipologie di tesseramento di cittadini extracomunitari, infatti, non può fare prioritario riferimento al requisito (formale ed astratto) della cittadinanza italiana o straniera, ma deve farlo con riferimento a quello (sostanziale e concreto) della residenza sul territorio italiano, ancor di più se enfatizzata dalla titolarità del permesso di soggiorno per scopi umanitari.
A questi principi , applicati nel calcio professionistico, l’Avellino potrebbe appellarsi per il riconoscimento del tesseramento di Luis Alfageme.
Ovviamente si tratta di una controversia molto complicata, dall’esito molto incerto. I precedenti, verificatisi nel calcio dilettantistico non lasciano ben sperare, a meno che il TFN non voglia privilegiare una soluzione innovativa coerente coi principi sopra indicati.
La partita di Alfageme, quindi, non è ancora del tutto chiusa, anche se è molto difficile poter dire quali possibilità ci sono per il tesseramento del calciatore; fatto sta che questo tesseramento farà storia, aiuterà nel far chiarezza sulla figura dell’extracomunitario nel calcio dilettantistico a differenza di quanto già accade nel calcio professionistico.