La Virtus Avellino mette il punto esclamativo sulla sua roboante campagna acquisti assicurandosi un giocatore che non ha bisogno di presentazioni. Un estremo difensore che ha calcato campi prestigiosi tra Serie B e C. Un para rigori seriale in grado di dare stabilità ad un intero reparto grazie alla sua grande esperienza.
Ovviamente il profilo di questo fuoriclasse risponde al nome di Piero Robertiello, portierone nato ad Oliveto Citra nel ’89 e cresciuto calcisticamente nella Salernitana dove ha fatto tutta la trafila a partire dai primi calci fino all’esordio in B nel 2010 non ancora 20enne.
A Salerno gioca per cinque stagioni facendosi le ossa. A scadenza di contratto decide di andare nella allora C2 con il Giulianova in prestito dal Chievo Verona che, intanto, si assicura il suo cartellino. La stagione, però, è decisamente sfortunata a causa di un infortunio al ginocchio causato da un incidente stradale che lo costringe a saltare in pratica l’intero campionato.
Robertiello non si perde d’animo e passa al Pagani di mister Grassadonia e a suon di parate e di porte inviolate lo porta a giocarsi la promozione in C2 contro il Chieti vinta in finale. Positivo anche il secondo anno con la Paganese in C2, ma nonostante tutto, Robertiello cambia ancora maglia e va al Chieti dove mette il record di rigori parati: ben 5.
Dopo Chieti, la carriera di Robertiello prende una piega imprevista che lo riporta verso Salerno. «Dopo diverse stagioni molto positive con Paganese e Chieti mi aspettavo chiamate da squadre più blasonata, ma rimasi deluso e quindi decisi di tornare a casa per aprire una attività tutta mia – ricorda Robertiello – Sono rimasto senza squadra per due anni nonostante mi allenassi tutti i giorni. Poi il Picciola mi ha dato l’opportunità di ricominciare con il Calcio dal campionato di Eccellenza. Dopo sei mesi a Pontecagnano sono approdato alla Battipagliese e infine al Valdiano».
E oggi, grazie alla mediazione dei procuratori Stefano Squitieri e Valentino Viviani, Robertiello proseguirà la sua esperienza in Eccellenza in maglia Virtus Avellino. «Le offerte che Squitieri e Viviani mi hanno messo sul tavolo erano tante, ma io ho scelto la Virtus Avellino perché ha un progetto ambizioso e concreto e a me piacciono progetti dove ci si possa giocare qualcosa di importante – sottolinea Robertiello – Poi c’è da aggiungere che un ruolo decisivo lo ha avuto anche Vincenzo Torsiello mio amico fraterno e bomber della promozione virtussina in Eccellenza che mi ha sempre parlato bene di tutta la società a partire da mister Criscitiello arrivando fino al diesse Mallardo e ovviamente ai patron Salvati, Petrozziello e Genovese che lo hanno sempre fatto sentire a casa. Tutte queste cose insieme non potevano che convincermi a prendere la strada di Avellino».
Piero Robertiello, all’apice della maturità calcistica, infine, da professionista ambizioso chiude l’intervista con una provocazione: «Le uniche due categorie dove non ho giocato sono la Serie A e la Serie D, poi ho parato dappertutto. Per la A mi sa che sono fuori tempo massimo… per la D, invece… Il campionato sarà lungo è pieno di insidie. Noi ce la dobbiamo mettere tutta. Sta solo a noi».