La grande famiglia Country chiude la stagione sportiva. Mister Sarno: “Orgoglioso dei miei ragazzi”
Ultime battute anche al Country Sport dove la stagione sportiva e agonistica volge al termine. Come ogni anno tutte le categorie di ragazzi che si avvicinano al calcio è stata impegnativa e ricca di eventi e soddisfazioni. Momenti di sport rivolti all’aggregazione che attraverso competizioni agonistiche creano rapporti di amicizia, alchimia tra genitori e ragazzi e senso di squadra.
Abbiamo analizzato la stagione che si sta concludendo con le finali del campionato Uisp con Mister Dino Sarno, volto noto del Country e guida tecnica per tantissimi ragazzi che si avvicinano con passione a questo sport.
L’anno sportivo è giunto quasi a conclusione: quali considerazioni, mister Sarno?
“E’ stato un anno molto impegnativo su tutti i fronti. I costanti allenamenti sui campi; un progetto didattico curato personalmente e destinato esclusivamente alla categoria 2010/2011 con l’obiettivo di educare e sensibilizzare i piccoli atleti e le loro famiglie sui valori dello sport; sono stati molteplici le competizioni alla quale abbiamo partecipato con entusiasmo e che ci hanno regalato grandi soddisfazioni”.
Quali i momenti e gli obiettivi che ricorda con maggiore orgoglio?
“Sono molti i momenti in cui sono stato orgoglioso dei mie ragazzi, perché questi piccoli atleti con la loro passione per il calcio mi hanno regalato emozioni uniche anche in occasioni di manifestazioni non agonistiche e sportive, in particolare ricordo le vittorie conseguite: primi classificati al torneo giovanile internazionale di calcio F.l.super cup, al torneo internazionale Umbria cup. Ottimi risultati anche al campionato provinciale, dove abbiamo conquistato l’imbattibilità nel nostro girone“.
Quali sono i prossimi impegni segnati in agenda, mister Sarno?
“Sabato, 8 giugno 2019 disputeremo le finali per il terzo e quarto posto del campionato Uisp dopo aver perso una combattuta semifinale che ci ha visto in vantaggio per 1-0 nella partita di andata e perdenti nella partita di ritorno a causa di una vicenda spiacevole, dettata dall’assenza di fari Play. Mi permetto di aggiungere una considerazione personale: agonismo non significa vincere ad ogni costo, ma sacrificarsi e combattere fino alla fine accettando con dignità la sconfitta. Questo è ciò che prima di tutto insegno ai miei piccoli atleti“.