Sandro Abate, il bilancio della stagione appena conclusa
Stagione terminata, è tempo di bilanci
Con la sconfitta maturata al Pala Sele contro la Feldi Eboli è giunta al capolinea la stagione sportiva della Sandro Abate. Un’annata che ha visto il club avellinese calcare il parquet per 36 volte (suddivise tra 30 gare di campionato, 2 di coppa divisione, 2 di coppa Italia e 2 dei play-off scudetto). 17 vittorie (15 in campionato, 1 in coppa divisione e 1 in coppa Italia), 2 pareggi (in campionato) e 17 sconfitte (13 in campionato, 1 in coppa divisione, 1 in coppa Italia e 2 nei play-off scudetto). Questi i numeri della formazione irpina che ha chiuso al quinto posto la regular season. E dunque, dopo l’eliminazione ai quarti di finale della poule scudetto, è tempo di bilanci.
Come suggeriscono le statistiche elencate poc’anzi, la stagione dei verdeblù è stata discontinua in termini di risultati: qualche sconfitta di troppo lungo il cammino ha compromesso il raggiungimento degli obiettivi finali. Tante le attenuanti e le recriminazioni degli avellinesi che, nel corso dei mesi, hanno dovuto fronteggiare parecchie problematiche. Mister Basile non ha praticamente mai potuto contare sul suo roster al completo: tanti gli infortuni che hanno attanagliato la rosa irpina; a questi poi vanno ad aggiungersi le sanzioni disciplinari che hanno visto Abate e compagni rimediare qualche cartellino rosso di troppo (3 espulsioni, seppur discutibili, nelle sole 2 partite dei play-off). Ciò ha costretto il tecnico pugliese a doversi sempre adeguare alle esigenze specifiche dei match di giornata, e di conseguenza i giocatori a disposizione hanno dovuto sempre adattarsi alle indicazioni tattiche. Tanto, anzi tantissimo spirito di sacrifico da parte di tutto il roster che ha sposato la causa e la maglia verdeblù.
I traguardi posti ad inizio stagione, però, non sono stati raggiunti. Semifinali di coppa Italia sfumate nella disastrosa disfatta di San Giuseppe e quarto posto in campionato distante 9 punti, nonostante la quinta posizione finale. Tanto rammarico anche nella poule scudetto dove la montagna Eboli non era così insormontabile. Nelle due sfide la Sandro Abate ha dimostrato di sapersela giocare alla pari contro un avversario costruito per giocare la Champions League.
Tanta amarezza e dispiacere per ciò che è stato e che invece poteva essere. Resta la consapevolezza della forza del gruppo che ha saputo unirsi e compattarsi nei momenti di difficoltà. Proprio dalla zoccolo duro bisogna ripartire con maggiore determinazione per presentarsi pronti ai nastri di partenza della prossima stagione.