Sembra un lontano ricordo l’entusiasmo di Gara 4, conclusasi con il canestro sulla sirena di Riccio. La realtà è che oggi Reggio Calabria ha dominato ed asfaltato Avellino dall’inizio alla fine. Tra i protagonisti in negativo c’è Alessandro Marra, autore di un gesto di grande antisportività nel terzo quarto. L’esterno irpino ha rifilato a gioco fermo una botta sul naso fasciato di Roveda, appena rientrato in campo dopo aver subito nel corso del primo tempo un infortunio proprio sul naso, che lo ha costretto ad un evidente medicazione. Marra è stato espulso, simbolo di un disastro avellinese che può essere evitato solo vincendo nello spareggio salvezza contro una tra Pozzuoli e Monopoli. Decisivo quindi il fattore campo, con entrambe le squadre che hanno vinto tutte le partite giocate in casa. La Viola si può godere una faticosa ma meritata salvezza, con Fall uomo copertina (16 punti e 24 rimbalzi). In serata si conoscerà il prossimo avversario di Avellino.
Primo tempo
Partenza difficile per Avellino, che subisce immediatamente un parziale di 9-0, frutto di una tripla a testa per Genovese, Fall e Barrile. Il parziale continua con un altro canestro di Fall, che porta già in doppia cifra il vantaggio calabrese. Dopo ben 4 minuti, Marra sblocca finalmente la Scandone, segnando in area. Non terminano però le difficoltà dei biancoverdi: il canestro con fallo di Gobbato costringe Robustelli a chiamare timeout, con i lupi che precipitano sul -14 (16-2 al 5′). La prima tripla avellinese è di Marra, a cui segue l’arresto e tiro di Costa, che rimette sotto la doppia cifra lo svantaggio degli ospiti. Immediata la risposta di Mascherpa, che manda a segno 5 punti consecutivi (25-9 al 9′). Una tripla di Riccio e un altro appoggio di Fall, concludono un grande primo quarto calabrese sul punteggio di 27-12.
La Scandone parte meglio nella seconda frazione, con Sousa che prima apre il quarto e poi risponde all’onnipresente Fall, mantendo in scia Avellino (29-16 al 12′). Ani realizza subendo fallo, ma non approfitta del tiro libero, subendo poco dopo una botta a rimbalzo che lo costringe momentaneamente alla panchina. La Viola può lamentare invece la perdita di Roveda, che va nei spogliatoi dopo una botta sul naso. I biancoverdi scompaiono completamente dal campo, concedendo un ennesimo canestro con fallo a Barrile (il quarto di squadra) e sprofondando a -21 dopo la conclusione di Genovese. Monina e Riccio accorciano timidamente lo svantaggio: un primo tempo avellinese da horror termina sul punteggio di 41-24.
Secondo tempo
Il secondo tempo irpino inizia con una palla persa di Marra e un appoggio cortissimo di Ani, mentre Fall continua a dominare sotto le plance (43-24 al 22′). La partita è un vero è proprio monologo calabrese: un 10-2 di parziale porta il vantaggio neroarancio ad addirittura 25 punti. Emblematiche al 27′ le percentuali al tiro, 54% per la Viola contro il 28% di Avellino. C’è il tempo per il ritorno in campo di Roveda, vistosamente fasciato sul naso. Ed è proprio nei suoi confronti che si ha un episodio di grande antisportività: Marra rifila un colpo in faccia a Roveda, proprio in direzione della fasciatura, venendo immediatamente espulso tra la rabbia della panchina e del pubblico calabrese. Ai fini della partita succede poco altro, Mraovic ha la soddisfazione di entrare e marcare subito il tabellino con 6 punti personali. Il terzo quarto termina con il punteggio di 60 a 45.
L’ultima frazione è di puro garbage time, con la partita ormai ampiamente decisa. Mraovic continua a sfruttare i minuti concessigli, salendo in doppia cifra, unico positivo tra i giocatori avellinesi. Reggio Calabria vince per 79-52.
Viola Reggio Calabria: Roveda 2, Sebrek 7, Frascati, Barrile 16, Prunotto, Genovese 21, Gobbato 9, Fall 16, Romeo NE, Mascherpa 8 all. Bolignano
Scandone Avellino: Ani 11, Trapani 2, Monina 5, Mraovic 10, Riccio 8, Sousa 5, Costa 2, Mazzarese, Marra 9, Genovese, Scianguetta NE all. Robustelli