Scandone, esordio casalingo amaro per i lupi

I biancoverdi di Sanfilippo cedono alla Virtus Molfetta

Cade la Scandone Avellino al suo esordio casalingo contro Molfetta che s’impone al PaladeMauro con il punteggio di 61-62 in un match in cui la squadra di Sanfilippo è stata costretta sempre a rincorrere la squadra pugliese apparsa più in palla e con grandi energie in più degli avellinesi che hanno giocato al di sotto delle aspettative con percentuali al tiro davvero bassissime: 38% da 2 e 20% da 3. Nonostante le difficoltà dei primi tre quarti nell’ultimo i lupi, scivolando anche a -16, hanno avuto anche la possibilità di riprenderla con un parziale di 14-0 e portarla a casa ma è mancata quella lucidità nei momenti chiave. Mvp assoluto Gulley, guardia di origini americane, autore di 17 punti, 16 rimbalzi e 22 di valutazione. La Scandone parte con D’Offizi in cabina di regia, Soliani e Jaskus nel ruolo di guardia, Stefanini ala grande e Pichi sotto canestro. Molfetta risponde con Bertoni, Barnaba, Filtness e capitan Sirakov. E’ di Jaskus il primo canestro della stagione 2024/2025 della Scandone Avellino che è costretta subito a correre ai ripari a causa del doppio fallo chiamato a Stefanini. Molfetta parte forte con Sirakok autore di 5 punti consecutivi che danno il primo allungo per gli ospiti. Gulley e Barnaba sotto canestro fanno sentire tutta la loro fisicità e coach Sanfilippo è costretto subito ad un time out obbligato. Entrano Trapani e Zanini per D’Offizi e Stefanini. E’ lo stesso centro toscano dei lupi a far sentire subito i suoi muscoli agli avversari e prova a suonare la sveglia ai suoi uomini. Molfetta non si scompone e continua a macinare gioco e punti approfittando di un approccio alla partita dei padroni di casa non impeccabile. Primo quarto in archivio col punteggio di 14-22. Al ritorno in campo gli ospiti con Natalini toccano il massimo vantaggio: +12. Avellino tira e attacca male il ferro. E’ Soliani da 3 a sbloccare una maledizione che durava per diversi minuti. Pichi, Stefanini e il solito D’offizi, con un parziale di 8-1, riportano i lupi a soli due possessi dai biancoblu. Ora è coach Fabbri a richiamare i suoi in panchina per fermare l’inerzia biancoverde. Gulley da 3 prova a bloccare la rimonta biancoverde ma la difesa a tutto campo dei lupi mette in seria difficoltà la squadra pugliese. La Scandone ha la possibilità più volte di impattare la partita ma due palle perse sanguinose di D’Offizi e di Trapani la costringono nuovamente ad inseguire. Gulley è infermabile. Suoi i 5 punti di fila che ricacciano indietro la Scandone sul finire del quarto. 33-39. Inizio terzo quarto all’insegna dell’aggressività; botte da orbi sotto le plance che al momento vede premiare la squadra di coach Fabbri. Sfortunati anche i lupi fino ad ora che, con delle buone giocate, non riescono a gonfiare la retina. Imprecisi gli avellinesi anche dalla lunetta e Molfetta ritorna con la tripla di Bertoni sul +10 quando mancano pochi minuti alla fine del quarto: 43-53. Nell’ultimo quarto succede di tutto: Molfetta che scappa sul +16 e Avellino che ha sempre più difficoltà a segnare. Un fallo antisportivo fischiato a Soliani rende sempre più difficile la rimonta. Le bomba di Sirakov e Gulley da 3 sembrano chiudere la partita ( -16) ma Molfetta toglie le mani dal volante troppo presto e subisce il ritorno gagliardo degli irpini che, con un parziale di 14-0, ritornano prepotentemente in gara. Ad un minuto dalla fine la Scandone è sul -4. I liberi di Trapani riportano i lupi ad un solo possesso; i padroni di casa hanno la palla del pareggio ma un’ingenuità di Stefanini manda Sirakov dalla lunetta che non sbaglia e fissa il risultato sul definitivo 61-62.

Mastica amara coach Sanfilippo: “Partita giocata malissimo, mi assumo tutte le mie responsabilità perché non sono stato bravo a trasmettere ai miei uomini la durezza di queste gare. Approcciato male la gara, siamo stati sorpresi dalla loro aggressività. Loro sono stati migliori di noi in tutti e gli faccio i complimenti: sapevano cosa fare contro le nostre caratteristiche. Noi tenevamo la palla ferma e attaccavamo per di più anche male il ferro. Ci è mancata la giusta lettura in alcune situazioni. Abbiamo difeso male, siamo stati imprecisi, abbiamo giocato con troppa frenesia. Oggi le percentuali non ci hanno aiutato, il primo quarto abbiamo subito troppo. Ci tocca lavorare tanto. Alla fine loro hanno staccato le mani dal volante presto e potevamo riprenderla ma comunque non avremmo meritato. Siamo nuovi e bisogna trovare giusti rifermenti e nuovi equilibri. Sono state fatte delle scelte e dobbiamo farle funzionare quanto prima perché il campionato non aspetta.”

Parziali: 14-22; 19 – 17; 10-14; 18-9
Tabellino: D’Offizi, Zanini, Iannicelli, Trapani, Soliani, Stefanini, Pichi, Paglia, Iacorossi, Kaskus
Filtness 2, Bertoni 4, Natalini 9, D’Apice 2, Gulley 17, Blixman 1,Barnaba 11, Sirakov 16

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