Non è forse il modo più pragmatico, ma è sicuramente quello più bello di vincere. Una battaglia di nervi e di fisico rischia a 5 secondi dalla fine del supplementare di volgersi a favore della Viola Reggio Calabria. Una magia di Riccio costringe i calabresi a tornare a giocare sul loro campo per Gara 5. Il capitano poco prima aveva sbagliato il libero che aveva concesso a Genovese di segnare la tripla del sorpasso a 5 secondi dalla fine. Tutto è bene quel che finisce bene, quindi, con un obiettivo che però deve essere ancora raggiunto. Ai neroarancio non basta la mastodontica prestazione di Fall, 19 punti e 27 rimbalzi (addirittura 13 offensivi). Gli irpini hanno il merito di aver mantenuto a pessime percentuali gli ospiti, che non sono riusciti a sfruttare come al solito le loro conclusioni dalla lunga distanza. La decisiva Gara 5 si gioca mercoledì 26, con la salvezza che dista una partita.
Primo tempo
Inizio difficile per entrambe le squadre, che faticano a trovare la via del canestro: sono ben 9 gli errori complessivi al tiro prima del canestro di Sousa che sblocca la situazione dopo tre minuti. Dall’altro lato la Viola non riesce a trovare punti se non con Gobbato, autore degli unici due canestri calabresi nei primi sette minuti (2/15 di squadra). La carestia offensiva della Viola è interrotta da Sebrek, che impatta la partita sul 6 pari, venendo però immediatamente risposto da Marra. Gli ospiti cominciano a trovare un po’ di ritmo con Mascherpa, che rimette in pari la sfida con 4 punti consecutivi personali. Riccio cerca l’allungo sfruttando i problemi con in falli della Viola, ma alla fine un canestro sulla sirena di Fall permette a Reggio Calabria di concludere il primo quarto sotto solo di 3 punti (17-14).
La seconda frazione è aperta da una bella tripla centrale di Riccio, risposto con la stessa moneta da Genovese. Con un po’ di fortuna e aiuto del tabellone, Sousa manda a segno un tiro da 3 mentre una penetrazione con fallo di Mraovic vale il +6 Avellino. Come da tradizione in queste gare, è immediato il contro-parziale calabrese, che costringe Robustelli a chiamare timeout dopo l’appoggio del -2 di Roveda. La Scandone esce bene dal minuto di sospensione, spingendo in transizione con Sousa e Costa e sfruttando gli errori nelle conclusioni dei neroarancio (33-25 al 17′). Si iscrive alla partita anche Ani, che prima schiaccia in penetrazione con la bimane e poi appoggia subendo fallo (38-30 al 19′). Riccio ruba palla e segna in contropiede per il +10, un libero di Mascherpa conclude il primo tempo sul punteggio di 40-31.
Secondo tempo
Si ripete in parte la situazione del primo quarto, con difficoltà da ambo le parti di trovare con continuità il canestro. Monina e Barrile vanno a segno per le loro squadre mentre un servizio per Fall da solo in area termina con una grande stoppata di Sousa. Genovese innesca un tentativo di rimonta segnando dalla media, rimonta che si concretizza con la tripla del 44 pari di Barrile (27′). Dopo l’usuale timeout, Ani segna da 3 e rimette avanti i biancoverdi, subendo immediatamente dopo un altro canestro di un incontenibile Barrile. Un paio di dubbi falli aumentano il nervosismo in campo e sugli spalti, sfruttato bene da Reggio Calabria che termina la penultima frazione avanti per 47 a 50. Da segnalare i soli 7 punti in tutto il quarto da parte di Avellino.
La coppia che non ti aspetti, Trapani-Mazzarese, riporta avanti i biancoverdi con due triple e un’entrata a canestro. Sousa è bravo a correre in contropiede e ad appoggiare il +5 irpino, incitando il poco, ma rumoroso, pubblico presente (57-52 al 34′). Il brasiliano segna anche nell’azione successiva, ma Barrile suona la carica bombardando da 3 per ben due volte in fila (59-57 al 36′). Una serie di errori avellinesi culminano in un tecnico fischiato ai danni di Sousa, spostando l’inerzia tutta dalla parte di Reggio Calabria, che impatta la partita (61-61 al 37′). Un libero di Mazzarese e una tripla di Marra mettono due possessi di vantaggio tra le due squadre. Fall accorcia sul -2 a pochi secondi dalla fine, dall’altro lato Riccio mantiene la palla cercando il fallo, finendo per cadere sopra la linea di fondo e perdendo palla a 10 secondi dalla fine. Reggio chiama quindi timeout e si prende il tiro con Roveda, non mettendolo. È lesto però Fall a prendere il rimbalzo (l’undicesimo offensivo) e a segnare il canestro del pareggio con 4.5 secondi rimanenti. L’ultimo tentativo di Sousa rimbalza beffardamente sul ferro: si va al supplementare.
Supplementare
Gobbato e Costa si scambiano canestri da 3 punti, in un clima ormai di altissima tensione. Il play avellinese serve nell’azione successiva Sousa, che torna ad aggiornare il tabellino dalla lunga distanza (73-70 al 43′). Il canestro del nuovo pareggio calabrese è di Mascherpa, che sfrutta fortunosamente il tabellone. Ani subisce fallo a 50 secondi dal termine e fa 1/2 ai liberi. Dall’altro lato Genovese manca il sorpasso, ben contenuto dalla difesa irpina. Riccio ha l’opportunità di mettere 3 punti di vantaggio, ma fa solo 1/2 ai liberi. Incredibilmente, Genovese spara da 8 metri e segna il canestro del vantaggio Viola a 5.2 secondi dalla fine. Dalla rimessa irpina esce Marra, che tenta un miracolo con un improbabile tiro contestatissimo da 3. Dal rimbalzo arriva però Riccio, che stavolta non sbaglia e manda a segno sulla sirena dalla media distanza il tiro che mantiene in vita Avellino.
Scandone Avellino: Riccio 14, Marra 13, Ani 11, Costa 7, Sousa 16, Mraovic 2, Monina 7, Scianguetta NE, Mazzarese 4, Trapani 5 all. Robustelli
Viola Reggio Calabria: Fall 19, Barrile 14, Genovese 12, Mascherpa 13, Roveda 3, Sebrek 6, Prunotto 2, Frascati, Romeo NE, Gobbato 9 all. Bolignano