Ennesimo disastro Scandone, Salerno domina sin dall’inizio e vince 53-77

Pessima partita di Avellino, che non è mai in partita sin dal primo quarto

La vittoria della scorsa giornata rischia di essere una pallida luce in un meandro di sconfitte: Avellino torna pessima come prima di Roma, perdendo già dal primo quarto la partita. Salerno è sicuramente di caratura superiore, trovando però troppo spesso soluzioni estremamente facili, concesse dalle numerose amnesie difensive e a rimbalzo dei lupi. Proprio il problema dei rimbalzi è una costante che è sempre più preoccupante: nel solo primo tempo Salerno aveva più rimbalzi offensivi (11) di quanti ne avesse la Scandone difensivi (10). Mai così poco avevano segnato in questa stagione i biancoverdi, staccando nettamente quella che fino ad ora era la peggior prestazione offensiva, 61 punti con Cassino. Ed è proprio con Cassino il 6 marzo alle 18:00 l’atto conclusivo di questa prima, difficilissima, parte di stagione.

Primo tempo

La Scandone schiera lo stesso quintetto della scorsa partita, Costa, Marra, Sousa, Mazzarese e Brunetti. Rezzano e Tortù aprono le danze, rispettivamente con una tripla e un appoggio fortuito sotto canestro. Sousa trova su rimbalzo offensivo i primi punti biancoverdi, salendo però già a quota due falli dopo due minuti. Salerno riesce a far valere tutta la sua esperienza in area, segnando ripetutamente canestri semplici e non concedendo niente in difesa. Marra cerca di far accendere i suoi con una tripla e un gioco da 3 punti, riportando sotto la doppia cifra lo svantaggio (9-18 al 7′). De Gennaro decide di schierare la zona per contrastare il dominio salernitano nel pitturato ma Maggio e Tortù riescono a bucarla facilmente sia da 3 che da sotto. Sousa trova 2 liberi “da campetto” sbattendo alla rimessa il pallone sulla schiena del difensore, commettendo però subito dopo il terzo fallo. Salerno domina a rimbalzo e termina avanti il primo quarto per 15 a 29.

Riccio riporta in partita i lupi, che rimangono però estremamente fallosi, regalando nuove opportunità in situazioni difficili per Salerno. Dopo vari minuti di stallo, la Virtus allunga con un canestro di Rezzano e un tiro da 3 di De Fabritiis (20-37 al 15′). I salernitani cominciano a dilagare con Tortù e Cardillo, arrivando oltre i 20 punti di vantaggio. Il primo tempo si conclude con il punteggio di 25 a 48: spiccano i 25 rimbalzi di Salerno contro i soli 14 di Avellino.

Secondo tempo

I biancoverdi cercano disperatamente di rimanere in partita, trovando due triple e un canestro con fallo di Sousa, che sale a quota 18 punti. Avellino riesce efficacemente ad alzare il ritmo, non riuscendo però a colmare considerevolmente lo svantaggio, tant’è che i 9 punti in apertura di Sousa rimangono per la maggior parte del tempo gli unici canestri messi a segno. Salerno riesce addirittura ad allungare, terminando il terzo quarto avanti per 37 a 62.

Il quarto quarto è puro garbage time in cui Avellino cerca almeno di salvare la faccia. De Fabritiis con una tripla ricaccia di nuovo a -25 i biancoverdi. C’è giusto il tempo di dare qualche minuto a Mraovic e De Blasi, che trovano entrambi il canestro. Salerno vince 53 a 77.

Scandone Avellino: Trapani, Sousa 21, Mraovic 2, Monina, De Blasi 3, Costa 6, Mazzarese 2, Marra 10, Brunetti, Marzaioli 2, Ani, Riccio 7  all. De Gennaro

Virtus Arechi Salerno: Gallo 7, Peluso, D’amico, Di Donato 2, Valentini 9, De Fabritiis 8, Mennella 2, Rossi, Rezzano 9, Tortù 17, Maggio 12, Cardillo 11  all. Parrillo

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