BASKET

Delfes, gara 2 è da dimenticare: Montecatini vince ancora

La Fabo Herons va 2-0 nella serie di finale playoff contro i biancoverdi

Gara 2 di finale playoff da dimenticare per la Delfes Avellino che stecca il secondo appuntamento al PalaTerme di Montecatini cedendo alla Fabo Herons col punteggio di 81-60. Un primo tempo pessimo condiziona la prestazione di Bortolin e compagni che trovano una scossa nella ripresa che non basta ad impensierire i toscani trascinati dai 22 punti di Chiera con 6/9 al tiro e 7/7 dalla lunetta. Non basta Riccardo Chinellato da 19 punti ed 8 rimbalzi ad un gruppo che ha beneficiato per soli sette minuti di Miha Vasl.

La cronaca

Pronti via la Fabo Herons parte sul 5-0 che mette in gara il pubblico di casa con Radunic a sancire il primo parziale.  Nikolic rompe il digiuno dalla lunetta e la Delfes è abile a caricare di falli fin da subito i propri avversari che scappano sul 9-1 con l’appoggio di Arrigoni al 4′ di gioco e favorita dalle pessime percentuali di tiro degli irpini che attaccano con troppa prevedibilità. Chiera ha la mano caldo dalla lunga distanza trovando la seconda conclusione che allarga la forbice (12-1). Dentro Fresno, Chinellato e Giunta  per coach Crotti, visibilmente preoccupato e irritato dall’avvio di partita offerto dalla sua squadra.  Avellino è completamente assente. Giunta mette a segno il primo canestro dal campo dopo sei minuti di gioco. Montecatini ha fin troppo vita facile nell’aggredire il ferro tanto con Sgobba che con Radunic (18-5). La fisicità di Chinellato regala maggiore fisicità alla sua squadra che ritorna sotto la doppia cifra di svantaggio. Ultimo possesso con Giunta in lunetta che chiude sul 21-10 la prima frazione che per Avellino è descritta con statistiche discordanti: 2/10 da due, 0/3 da oltre l’arco e 6/8 dalla linea della carità. Lorenzetti arma la mano insieme a Dell’Uomo coi padroni di casa che volano così sul 33-12 col libero di Chiera. La Delfes gioca col freno a mano tirato in attacco con soluzioni molto prevedibili e frutto dell’individualità. Il tecnico alla panchina ospite e, dopo qualche minuto quello all’indirizzo di coach Crotti, è la sintesi di un team mai entrato in gara fino a questo momento, che sprofonda sul -24 e con la miseria di tre punti iscritti a referto in sette minuti disputati di seconda frazione.  All’intervallo si va sul punteggio di 42-18 in favore della Herons, tutto meritato. Al rientro dagli spogliatoi la musica non sembra cambiare. Uno scatenato Chiera, grazie al 17esimo punto personale, permette a Montecatini di scappare sul 47-20 al 23′. L’unico a sembrare in palla è Chinellato che ne mette sei di fila. Burini rompe il ghiaccio dai 6.75 metri e la Delfes si rifà sotto sul 49-33 collezionando in cinque minuti gli stessi punti realizzati in un quarto e mezzo nel primo tempo. L’inerzia passa nelle mani campane che provano a rimettersi in carreggiata. Verazzo pesca dal cilindro una tripla difficile (56-45) ma a replicare con la stessa moneta è Radunic al 32′. Continuano le storie tese fra gli arbitri e coach Crotti. Quest’ultimo viene punito con una espulsione diretta, lasciando la guida al primo assistente Salvatore Formato. Avellino resta indietro nel punteggio. La Herons non riesce a chiudere definitivamente la contesa: Fresno e Chinellato pescano due triple che tengono aperte più di una chance di rimonta (65-55 al 36′). Gli irpini si giocano al 38′ l’ultimo timeout a disposizione sul canestro incassato da Sgobba che chiude un break toscano di 6-1. Lorenzetti e Giancarli mettono l’ipoteca sul match. Venerdì la serie si sposta al PaladelMauro con la Delfes che non potrà più sbagliare.

 

 

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