Come da tradizione ormai più che decennale, la metà di febbraio è sinonimo di Coppa Italia, per la pallacanestro italiana; la manifestazione si svolgerà sempre con il format delle Final Eight (F8), ossia un torneo ad eliminazione diretta che vedrà impegnate le prime otto classificate in campionato al termine del girone d’andata.
L’edizione 2018-2019 avrà luogo nella stessa sede di quella precedente, il Mandela Forum di Firenze; la Sidigas Avellino ci giunse da prima della classe nella scorsa stagione, ma nonostante i favori del pronostico venne sconfitta dalla sorprendente Cremona. Quest’anno, al contrario e nonostante il secondo posto ottenuto al giro di boa, i biancoverdi d’Irpinia arrivano in maniera piuttosto malconcia all’appuntamento delle Final Eight, causa emergenza infortuni che la costringerà alle assenze di Nichols e Young, oltre alle precarie condizioni fisiche di D’Ercole, Campani e Spizzichini.
Per giunta, l’avversario che Avellino troverà di fronte è probabilmente il peggiore che poteva capitare in questo momento: la Happy Casa Brindisi, che ha chiuso settima il girone d’andata ed è reduce da ben cinque vittorie consecutive in campionato. Dopo la sconfitta interna rimediata proprio contro la Sidigas il cinque gennaio(finì 68-70 con 18 punti realizzati da Caleb Green), i pugliesi non hanno perso più nessuna delle partite disputate, compresa quella contro la capolista EX Armani Milano, vinta per 101-92 alla prima giornata di ritorno.
Una formazione decisamente in salute, dunque, quella allenata da un grande ex di turno: Francesco Vitucci, detto Frank, veneziano classe 1963, che fu head coach della Scandone, già targata Sidigas, dal 2013 al 2015 e nella stagione 2011-2012, e della stessa Scandone, ma con sponsor AiR, nella stagione 2010-2011, che tra l’altro fu la sua migliore in Irpinia in virtù del quarto posto e della semifinale playoff raggiunti. Approdato a Brindisi il 14 dicembre 2017, con la squadra ultima in classifica, è stato prima capace di raggiungere la salvezza durante lo scorso campionato, e poi, in questa stagione, di andare al di là delle più rosee aspettative della società e degli addetti ai lavori; la sua squadra infatti occupa attualmente la terza posizione, in coabitazione con Cremona e la stessa Sidigas Avellino, a quota 24 punti.
Un altro ex-avellinese è il miglior realizzatore brindisino: Adrian Banks, 16,6 punti di media, 24 realizzati nella partita di campionato contro la Sidigas; vestì la canotta biancoverde nella stagione 2014-2015, quella che Vitucci allenatore non concluse perchè esonerato il venticinque di marzo. La guardia statunitense con passaporto israeliano è il faro dell’Happy Casa, ma ha comunque al suo fianco altri giocatori validi di talento ed esperienza. Uno di questi è Jeremy Chappel, trentunenne esterno che può giocare sia playmaker che guardia;l’anno scorso ha vissuto a Cantù una stagione molto positiva e quest’anno si sta confermando a buoni livelli con 13,3 punti, 5,3 rimbalzi e 2,7 assist di media a partita. Chappel è inoltre il secondo assoluto dell’intera Lega per palle recuperate, che sono state in tutto 39 nelle 19 partite fin qui disputate. Ottimi attaccanti sono anche il centro John Brown, che realizza in media 13,6 punti in 27 minuti che gioca, e la guardia italiana Riccardo Moraschini, un atleta che sta vivendo la stagione della sua consacrazione ad alti livelli: oltre 10 punti a partita, molti minuti in campo conditi da alcuni momenti di autentica gloria, come quello vissuto lo scorso 13 gennaio a Trento, quando, segnando una tripla allo scadere, regalò un’incredibile vittoria alla sua squadra.
Tony Gaffney, ala forte USA di 206 centimetri, è più un equilibratore che un realizzatore: in media poco più di 4 punti in 25 minuti, ma è quinto assoluto della serie A per le stoppate date, classifica guidata dall’avellinese Hamady N’diaye. Un altro giocatore molto utile in difesa è Erik Rush, trentenne guardia statunitense, mentre è decisamente più offensivo l’ultimo arrivato, la guardia ventiseienne Devondrick Walker; chiamato a sostituire l’infortunato Clark, questi ha giocato fin qui cinque partite, viaggiando ad una media di oltre undici punti a partita. Ricambi di sicuro affidamento sono, infine, il centro Jakub Wojciechowski, due metri e tredici centimetri, e il play Alessandro Zanelli, autore di 9 punti nella partita di campionato tra Brindisi ed Avellino: entrambi questi due cestisti vengono impiegati mediamente per 12 minuti.
Nonostante la Happy Casa Brindisi possa avere i favori del pronostico, in virtù del suo stato di forma e delle contemporanee difficoltà della Sidigas Avellino, questa partita farà probabilmente “storia a sè”. Una competizione come la Coppa Italia, svolta in questo format, ci ha abituato in passato alle sorprese. Avellino, in ogni caso, ha dato segnali di ripresa nelle ultime due gare disputate, con i nuovi acquisti Harper e Silins che si stanno man mano integrando nel sistema di gioco della Sidigas allenata da Vucinic.
Difficile, pertanto, sbilanciarsi troppo con il pronostico; sarà probabilmente un match equilibrato, punto-a-punto che si deciderà soltanto negli ultimi suoi istanti.