Basket – La Sidigas degli ex alla prova Cantù: per i lupi sarà vietato sbagliare

La partita contro Cantù di domani pomeriggio alle 18.15 è una tappa importante per il mantenimento del terzo posto. Se, infatti, il match perso a Venezia ha messo in mostra una Sidigas comunque gagliarda e che ha saputo tener testa ad una formazione preparata come la Reyer nel suo fortino casalingo, ha indubbiamente chiuso ogni discorso per quanto riguarda la seconda piazza.

Ora Avellino è attesa ad un finale di stagione nel quale gli obbiettivi saranno mantenere la posizione in classifica e arrivare ai playoff con un piazzamento che le permetta di evitare il lato del tabellone nel quale ci sarà Milano e, possibilmente, iella e infortuni permettendo, nella miglior forma possibile. La sconfitta di Venezia ha mostrato che l’assenza di Fesenko sarà pesante ma può permettere a Ragland Logan e tutti gli esterni di attaccare l’area senza incappare in una presenza costante nel pitturato.

Di certo, potendo, Sacripanti avrebbe fatto a meno di questo stop ma il destino quest’anno sembra beffardo con la Sidigas e anche questo infortunio va affrontato. Cusin avrà la possibilità di giocare molti minuti e riprendere al 100% il ritmo partita, mentre Zerini avrà la possibilità di stare in campo con un minutaggio più consistente. L’unico vero problema sembra la gestione di Leunen, che in settimana ha sofferto ed è tornato ad allenarsi con la squadra giovedì pomeriggio e che dovrebbe essere della partita. L’avversaria che attende la Scandone non è un avversario facile e la partita d’andata è lì a dimostrarlo. Cantù ha vissuto una stagione strana, con molti cambi nel roster e anche un cambio d’allenatore.

All’ucraino Bolshakov è succeduto l’esperto Recalcati, chiamato dalla proprietà a sedersi nuovamente su una panchina che fu sua negli anni 90 e a tornare in un palazzo che lo ha visto protagonista per molti anni quando ancora calcava i parquet. La sua partenza è stata ottima con tre vittorie di fila (contro Reggio Emilia, Caserta e Brindisi) ma si è frenata nelle ultime due giornate contro Torino e Varese. Proprio le due sconfitte hanno confermato la tendenza dei lombardi ad avere due facce: una nelle vittorie, nelle quali viaggiano a 83 punti di media, e una nelle sconfitte, allorché segnano 74.4 punti.

La partita con Varese ha mostrato una squadra che ha sofferto molto la fisicità degli avversari e, come sottolineato dallo stesso Recalcati, probabilmente questo non è un bel segnale per Avellino che, con Fesenko out, non ha lo stesso spessore atletico di Varese. Ulteriore prova del fatto che il fattore fisico potrebbe far la differenza per Cantù è la prestazione di JaJuan Johnson nella gara d’andata, quando mise a referto 35 punti e 14 rimbalzi. Il lungo sembra essere l’arma in più di questa squadra e trovare un modo di arginarlo sarà fondamentale, soprattutto se si considera che anche i lombardi stanno fronteggiando un momento difficile dal punto di vista degli infortuni, come il caso Darden conferma, e che Acker, che è uno dei veterani della squadra e uno di quelli che ha beneficiato maggiormente della cura Racalcati, potrebbe subire l’ansia da ritorno al Del Mauro. I favori dei pronostici sono per la Sidigas ma il campo dovrà confermarli e Avellino dovrà essere capace di prendere i due punti e tenere lontane le inseguitrici.

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