Avellino, capitale dello sport italiano: mai così in alto
La Scandone in Serie A ed in Europa, il Sandro Abate in serie a del futsal, l’Ariano nell’A2 di basket. Il calcio Avellino in serie C, il San Tommaso in serie D. E poi la boxe con Tommasone sul tetto del Mondo da anni ormai. Il Taekwondo che è ormai fucina di talenti indiscussi. Mai, in Italia, un piccolo capoluogo di provincia e una provincia intera, aveva raggiunto livelli così altissimi di competitività a livello nazionale. Parlano i numeri. E’ stato l’anno delle promozioni. Aveva cominciato il San Tommaso con lo storico traguardo della promozione in Serie D. Una squadra di quartiere sul gradino più alto del torneo dilettanti nazionale, ad un passo dal professionismo. E poi l’Avellino calcio, con la cavalcata vincente conclusasi nello spareggio contro il Lanusei con la promozione in C e il ritorno tra i professionisti. E le ragazze del basket di Ariano con la A2 conquistata tra sorrisi e sacrifici. Ieri il Sandro Abate che vince la finale play-off e la prossima stagione affronterà e giocherà nella massima serie con ambizioni immediate di play-off.
Tutto di qui per una Irpinia che si riscopre felice e vincente. Stasera, la Scandone, gioca per l’accesso alla semifinale play-off dopo aver cullato il sogno di battere Milano due giorni fa al Paladelmauro.
Di uomini di sport e di imprenditori che puntano sullo sport ce ne sono tanti, tantissimi. Avellino sorride. E’ sul tetto d’Italia per meriti sportivi e per investimenti nel mondo dello sport. Nessuno ne parla. Ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Come l’impegno di Tommasone, da sempre sul tetto del Mondo con la boxe.
Esempi, di cui andarne fieri.