Il Viminale ai prefetti: “C’è l’allarme lupi, sì all’abbattimento”. L’Irpinia si ribella. Il simbolo della nostra terra è in pericolo
Il Viminale scrive ai prefetti delle province di Trento e Bolzano e al presidente della Regione Valle D’Aosta: “C’è allarme lupi, sì all’abbattimento se necessario”. Via libera cioè “solo a condizione che sia stata verificata l’assenza di altre soluzioni praticabili” . Una nota, come si legge, che potrà essere estesa in tutte le regioni se si dovesse accertare la consistente pericolosità della situazione. Nota firmata dal capo gabinetto nonchè ministro Matteo Salvini.
Il lupo, razza tutelata dalla legge 357 del 1997, dunque, rischia una fine indecorosa, nonostante le proteste dell’Enpa e del WWF, che affermano come non c’è alcun allarme e come ci sia il rischio di uccisioni insensate ad una specie tutelata e che simboleggia diverse zone dell’Italia.
Come si legge nella nota, la decisione è arrivata in quanto di recente, in alcune aree del territorio nazionale, si è registrato un aumento della presenza di lupi che, avvicinandosi in branco agli abitati, provocano allarme nella popolazione ovvero causano importanti danni economici agli allevatori, attaccando ovini, caprini e talvolta bovini nelle zone di pascolo e di ricovero”. Da qui “l’esigenza di adottare interventi di carattere preventivo ai fini della tutela della pubblica incolumità e della salvaguardia delle attività tradizionalmente legate alla montagna, all’agricoltura e alla zootecnia.
Gli animalisti sono pronti a intervenire con sanzioni e denunce nel caso un solo esemplare venga abbattuto. Continua così il braccio di ferro tra il ministro dell’ambiente e il ministro degli interni, un braccio di ferro che rischia di costare caro ad un animale simbolo.
La notizia è giunta anche in Irpinia, una delle terre rappresentate dal lupo. Anche se la nota non tocca ancora direttamente la provincia avellinese, la popolazione ha manifestato il proprio sdegno e la propria appartenenza ad un simbolo, il lupo, che la gente irpina ha fatto suo e che ovviamente, parlando di sport, simboleggia quasi tutte le realtà sportive avellinesi. Il lupo è sacro e non si tocca e sono pronte anche iniziative di protesta e di tutela per un animale, simbolo di forza e furbizia, simbolo di coraggio e di forza di gruppo. Un simbolo che la gente avellinese, soprattutto dopo il terremoto del 1980, ha adottato a tutti gli effetti. Proprio come fanno i lupi, in branco, ad affrontare le difficoltà, così la gente irpina si fece forza vicendevolmente per superare quella tragedia.
E quel simbolo, così importante per la nostra terra, ora viene minacciato da una legge assurda e inaccettabile. Il lupo non si tocca. La sacralità di questo animale, del simbolo di tante popolazioni, come come quella irpina, non può scomparire.