Riscatto Avellino Basket: battuta Napoli al PaladelMauro
I biancoverdi si impongono per 86-77 nel return match contro i partenopei
L’Avellino Basket si prende la rivincita nella seconda sfida disputata in ventiquattro ore contro il Napoli Basket. Al PaladelMauro i biancoverdi si impongono col punteggio di 86-77 e chiudono con un successo il trittico di tre match giocati in altrettanti giorni. Buone indicazioni sono emerse dal confronto contro un’avversaria di categoria superiore. Tra gli ospiti era presente solo in panchina è Kevin Pangos, il giocatore più atteso ma non schierato da coach Milicic.
I padroni di casa partono con le marce alte. Lewis e Mussini sono i due principali fattori del buon inizio dei biancoverdi che volano dopo cinque giri di lancette sul 14-3. L’americano ex Latina è abile a far valere tutta la propria fisicità sotto le plance nel gioco spalle a canestro. Discorso diverso per Mussini che arma la mano dalla lunga distanza colpendo per ben due volte di fila portando sul + 11 di vantaggio la sua squadra. Dall’altra parte gli ospiti balbettano in maniera evidente in attacco ritrovando la strada del canestro prima con Totè e, qualche istante dopo, con Williams che fa male dall’arco (14-8 al 6′). Crotti svuota la propria panchina e mischia le carte in difesa ordinando la zona ai suoi. Milicic risponde allunga la pressione e la mossa paga i suoi dividendi con un 4-0 di parziale che riapre l’incontro. Manning nel finale riduce ad un solo punto il gap fra le due squadre (21-20 al 10′). Avellino trova feeling dai 6.75 metri e a gonfiare la retina ci pensano Lewis, Chinellato ed Earlington con tre conclusioni che obbligano i partenopei a chiamare timeout per arrestare l’inerzia (30-22 al 13′). Maglietti – la cui regia è tutto sprint e intensità – non è d’accordo e sullo scarico di Bortolin conferma il massimo vantaggio sul +11 degli irpini che approfittano dei numerosi errori al tiro degli avversari che faticano a trovare la strada del canestro. A schiarire le idee è Copeland con la bomba del 37-31 al 17′. L’esterno americano sarà poi protagonista di una pessima giocata difensiva contro Mussini che si inventa un prezioso gioco da quattro punti. Avellino non riesce a dare la decisiva spallata e Totè ringrazia chiudendo un break di 10-0 che fissa il punteggio all’intervallo sul 44-43.
Nella ripresa l’intensità non cala. Napoli prosegue con la sua zone press che più do una difficoltà ha creato ad Avellino. Quest’ultima riprende a segnare in attacco come brillantemente fatto nel primo tempo. Mussini è il metronomo e l’uomo chiamato a gestire i possessi più difficili. Sabatino punisce sullo scarico insaccando la tripla che inizia a far segnare un pesante divario sul tabellone, Earlington e Bortolin ci mettono del proprio portando i lupi sul + 20 (63-43 al 26′). Il primo canestro arriverà dopo sette giri di lancette con la bimane in contropiede chiuso da Dreznjak. Non manca qualche attimo di nervosismo sul parquet quando il fallo antisportivo fischiato a Verazzo genera la reazione eccessiva di Copeland che verrà espulso. I biancoblu riescono a rosicchiare qualche punto di svantaggio. Maglietti dalla lunetta conduce Avellino sul + 16 (68-52) al suono della terza sirena. In apertura di ultima frazione, Napoli prova a rifarsi sotto aprendo le danze con un 5-0 con Crotti obbligato a chiamare sospensione dopo la conclusione di Treier. L’ex Sassari, con un altro lay-up depositato, fa scattare il campanello d’allarme nel roster biancoverde che vede pericolosamente ridursi il vantaggio (68-61 al 33′) e riesce a metterci una toppa con Mussini (+ 10 rinnovato). Il ritornello non cambia: le due squadre si affrontano a viso aperto coi tiratori che prendono la scena. A Manning replica Sabatino mentre Lewis è glaciale coi suoi tre tiri liberi (77-69). I biancoblu non mollano la presa con Woldetensae e Dreznjak. Match aperto ad ottanta secondi dalla conclusione finale sul punteggio di 81-77. Sabatino dimostra di avere ancora la mano caldo ed il play casertano non perdona dall’angolo firmando il + 7 con 24″ da giocare. La schiacciata di Chinellato mette il punto esclamativo sulla vittoria dei lupi.
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