SSF – Ghemon: “Il lascito della Scandone non va perso. Qui per il legame con sport e territorio”
La nostra intervista al cantautore avellinese
Prima giornata della terza edizione dello Sturno Sport Festival. Tra gli ospiti presenti anche Ghemon, guest star dell’evento, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Tra i temi toccati, il rapporto tra sport e musica, ma anche il suo tifo per le formazioni biancoverdi e il forte legame con la sua città.
Spesso hai parlato di musica e sport in un rapporto di coevoluzione. Cosa vuol dire per te e dove nasce questo legame?
Nasce quando ero bambino, sono sempre stato abituato a seguire lo sport e a farlo, quindi ho potuto vedere quali potevano essere i valori. Sono sempre insegnamenti di vita, quindi a tutte le persone che hanno dubbi, consiglio di non averne. Lo sport crea coscienza di gruppo, coscienza del singolo e coscienza sociale.
Lo sport e i suoi valori si intrecciano anche con la tua musica.
Ora ho questo momento di grande passione nei confronti della corsa, ma l’amore nei confronti del calcio e della pallacanestro rimane. Me li porto sicuramente nei pezzi, poi ho tanti amici atleti che fanno sport di qualsiasi tipo. È anche sempre bello sentire le loro storie, sono storie di sacrificio per arrivare ai risultati. Quello per me è lo stesso genere di percorso e di esperienza che ho nella mia vita: i risultati si ottengono sudando.
Un augurio per la stagione che sta per cominciare, sia per l’US Avellino che per la Del.Fes.
L’augurio è che la stagione sia sicuramente migliore della precedente, tutto ciò che viene dopo è guadagnato. È ovvio che ambiamo a tutt’altro e forse dopo tanti anni ce lo meriteremmo, sicuramente nel calcio e nella pallacanestro altrettanto. Speriamo che il lascito della Scandone e la sua cultura cestistica importante non vada persa. Chiunque prosegua quella tradizione, quindi, è il benvenuto.
Come ti sei trovato allo Sturno Sport Festival? Per il prossimo anno ti piacerebbe tornare ancora in Irpinia, magari per un concerto al Partenio?
Sono qua perché sono un figlio di questa provincia, mi fa piacere. Ci tenevo a portare una testimonianza di quanto sono legato allo sport e a questa provincia. Tra l’altro è la prima volta che vengo a Sturno, trovo una struttura bellissima e quindi capisco perché l’Avellino venisse qui in ritiro. Trovo anche una bellissima aria di semplicità rara. Per quanto riguarda l’ultima cosa, quando sarà il momento la faremo. Non pongo limiti né in un senso né nell’altro. Per scaramanzia non lo dico, ma se un giorno dovesse succedere, sarei sicuramente molto felice.