L’analisi – Doccia gelata. Ora trasformare la rabbia in energia positiva
Il punto sulla formazione biancoverde
Doccia gelata. L’Avellino si fa riprendere in pieno recupero dal Foggia e fallisce l’occasione di accorciare le distanze dal Bari fermato sul pareggio sul campo del Palermo. La splendida doppietta di Riccardo Maniero, tornato protagonista al Partenio-Lombardi dopo il passaggio a vuoto nel big match contro i pugliesi, non è bastata a regalare un successo pesante che avrebbe regalato quintali di entusiasmo a tutto l’ambiente. Grande amarezza invece, per un successo sfumato in extremis dopo una gara ben giocata ma condizionata da alcuni svarioni difensivi che solitamente non fanno parte del bagaglio dell’ottima retroguardia biancoverde.
Il tempo per rimuginare su quanto accaduto fortunatamente è poco. Mercoledì si torna subito in campo. Gli uomini di Braglia cominceranno il girone di ritorno in quel di Campobasso. Arriva subito l’occasione del riscatto, a patto di trasformare la rabbia maturata nel finale di ieri in energia positiva e non in inutili nervosismi che già in passato sono costati caro alla truppa biancoverde. Bisogna chiudere l’anno al meglio, centrando un altro successo esterno (sarebbe il quarto consecutivo), per poi mettersi a tavolino e fare le necessarie valutazioni sulla rosa. A gennaio bisognerà intervenire, rinforzando alcuni settori che hanno evidenziato qualche carenza in questa prima fase della stagione. Servono alternative sugli esterni ed un attaccante che possa affiancare o sostituire Maniero. Servirebbe poi anche un bel regista a centrocampo, un uomo capace di dettare i tempi e di congelare il pallone nei concitati finali di gara. Evitando magari altre docce gelate come quella arrivata ieri.