L’analisi della giornata – Ternana-Bari, sfida lanciata. Capuano, partenza con il botto
Con un’altra perentoria cinquina, la Ternana stende anche la Cavese e prosegue la sua marcia autoritaria in testa al girone C di Serie C. Le Fere corrono a velocità doppia, con un Vantaggiato ritrovato cecchino e con un super Partipilo. Stavolta l’esterno non segna ma illumina il gioco incenerendo il fianco sinistro di una fragilissima Cavese. Unico appunto: come contro il Catanzaro anche stavolta i rossoverdi non hanno “ammazzato” la gara nel primo tempo pur dominando in lungo e largo la prima frazione. Se domenica scorsa era stato decisivo per questo il portiere giallorosso Branduani, stavolta il “merito” di ciò va tutto agli errori degli avanti umbri. Peccati, al momento veniali, su cui lo scrupoloso Lucarelli saprà sicuramente porre rimedio.
La Ternana chiama, il Bari risponde. La sfida tra le due fuoriserie del raggruppamento è già lanciata. E sullo sfondo si intravede il gustosissimo faccia a faccia del “San Nicola” di domenica prossima. Auteri, trasformista nell’occasione con vari moduli di gioco cambiati durante la gara, si è messo subito alle spalle lo scivolone di Foggia. Ritrovando i gol dei suoi attaccanti e quella compattezza difensiva un po’ smarrita nelle ultime uscite. Padalino cade ma la sua squadra si conferma solida e organizzata. Il problema delle Vespe è l’incisività in zona gol, una pecca che in trasferta è molto più evidente (1 sola rete a referto) e che già si era intravista nel derby del “Partenio-Lombardi” contro l’Avellino. Chiosa finale su Antenucci: la sua pennellata mancina avrebbe meritato la standing ovation di uno stadio pieno di passione.
L’Avellino si illude con la gemma di Fella, anche per lui il discorso fatto per Antenucci, ma poi crolla sotto i colpi di un ritrovato Catanzaro. Al netto dei tanti episodi sfortunati, sconfitta meritata per un Lupo ferito e poco feroce, il più brutto della stagione. I calabresi, al primo saccheggio in terra irpina della loro storia, ritrovano orgoglio e punti dopo le sfuriate ed il ritiro punitivo conseguente all’harakiri interno contro il Palermo. Calabro rinsalda la panchina, dà una bella botta alla classifica e si gode in un colpo solo i primi centri stagionali di tre attaccanti che possono cambiargli il volto dell’annata.
Parte con il botto l’avventura di Capuano sulla panchina del Potenza. I lucani piazzano il colpo in casa della Turris e rilanciano le proprie ambizioni. Decisivo il bomber Cianci, alla seconda doppietta consecutiva (6 gol nelle ultime 4 uscite) ed ora capocannoniere del girone insieme a Falletti. Il tocco magico di Eziolino si vede subito ed oltre alla vittoria si può festeggiare anche il primo clean sheet stagionale. Per i corallini secondo stop consecutivo tra le mura amiche. Un ko che non ridimensiona il percorso di Longo e compagni ma che mette in evidenza il fatto che la squadra di Fabiano, ultimamente, si esprima meglio in trasferta che in casa.
La giornata si chiude stasera con l’attesissimo derby tra Palermo e Catania a sette anni di distanza dall’ultimo incrocio. I tempi della Serie A sono lontani, i problemi non mancano a nessuna delle due. Nella scorsa settimana un po’ di buonumore per entrambe. I rosanero hanno dimostrato vitalità dopo il lungo stop strappando un punto pesantissimo, in doppia inferiorità numerica, sul campo del Catanzaro. I rossazzurri si sono visti restituire due dei quattro punti sottratti ad inizio stagione. Iniezioni di fiducia, ma per risalire la china adesso serve il cambio di marcia. Covid permettendo (le due squadre sono ancora attaccate dal virus), chi esulterà stasera potrà dare un nuovo volto al proprio campionato.