Tre anni senza di te. Tre anni lunghi. Infiniti. Eterni. Quel 2 maggio 2017 è una data che dovrebbe essere cancellata. Ma è lì a scandire comunque il ricordo. Il ricordo di un uomo. Di un padre. Di un marito esemplare. Prima di un uomo di sport. Leale. E sincero. Che ha dato la sua vita e il suo impegno per l’Avellino calcio prima e per la Scandone dopo. Oggi è il ricordo del terzo anno della tua dipartita. Tre anni trascorsi tra un silenzio assordante scandito dalla tua assenza. Non muore mai chi vive nel ricordo di chi resta. E tu per me resti. Come uomo. Come amico. E resti come uomo e come amico di chi ha avuto la fortuna di conoscerti. Onorati Paolo. Onorati di averti conosciuto. Onorati di averti ascoltato. Di averti visto cadere e risorgere. Con la forza di chi ha amato, amava la vita come pochi. E allora ancora ciao Paolo. Ci rivedremo un giorno. E continueremo a sorridere ed abbracciarci. Ad arrabbiarci. E poi a sorridere di nuovo. Perché il tuo sorriso è lì stampato sulle nostre labbra. Sul nostro volto pulito e sincero. Un abbraccione Paolè. A rivederci allora. Promesso.