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“Il mio rapporto con Diego. Cosa ricordo? Venne di corsa per salutare il nostro Skizzetto”

“Conobbi Maradona che ero piccolo. Piccolissimo. Mio padre mi portò a Napoli. Allora era l’editore di Canale 10. Ricordo che ero di spalle e da dietro qualcuno con le mani mi bendò gli occhi e mi immobilizzò. Mi girai e gli sferrai un calcio fortissimo. Era Maradona e ci rimasi di stucco”. L’ho incontrato dopo 15 anni. Per Piuenne e lui si ricordò di quel bambino che tirava calci. Così Massimo Abate ricorda, nel corso della nostra diretta Instagram, il suo rapporto speciale con l’ex stella argentina. “Siamo diventati amici, continuiamo anche a sentirci di tanto in tanto. Con il suo agente c’è un rapporto particolare. E con Diego ricordo di quell’invito a seguire Roma-Napoli qualche anno fa. Accettò e arrivammo allo stadio con 10 minuti di ritardo con le “Iene” che ci rincorrevano per fargli una intervista che non riuscirono mai a realizzare. Appena entrò Diego, la gente smise di guardare la partita. Tutti gli occhi e le attenzioni erano per lui. L’unico, inimitabile, che ha fatto la storia del calcio”. “Ma di Diego – continua Massimo Abate – potrei raccontarvi anche tante altre cose. Ma una non la dimenticherò mai. Ci sentimmo per Piuenne, per programmare alcuni speciali, e al telefono gli chiesi di venire a trovare un amico che era sulla sedia a rotelle e che aveva come suo unico sogno di toccare Maradona e di averlo al suo fianco. Un giorno, Diego si piombò ad Avellino senza nemmeno avvisare. Quel giorno il nostro amico “Skizzetto”, che il Signore ha voluto tra le sue braccia poche settimane fa, fu l’uomo più felice del Mondo. La naturalezza con la quale Diego gli si avvicinò passando alcune ore del suo prezioso tempo con questo nostro amico è un ricordo che conserverò per sempre nel mio cuore. Ecco perché amo Diego. Perché è unico, un esempio, un grande uomo”.

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