Avellino – Caos iscrizione: un comunicato che non chiarisce, l’ultimo regalo di Taccone
L’ultimo regalo del Professor Taccone è uno schiaffo prepotente alla città e alla provincia. Un lunedì maledetto, o benedetto, potrà dirlo solo la Covisoc che venerdì, unitamente al Consiglio Federale, si pronuncerà sulla regolarità di ammissione alla B dell’Avellino. Il cui futuro è appeso ad un filo indicibile. Che la polizza fosse stata prodotta è dato risaputo. Ma che ci fossero poi i dubbi avanzati dalla stessa società in un comunicato, l’ennesimo, delirante, questo non era dato saperlo.
Facciamo il tifo per l’Avellino e per Avellino ma Taccone e i suoi dirigenti son tenuti a chiarire aspetti importanti. E per farlo analizziamo il comunicato
“In merito alle notizie riportate da diversi organi di informazione relativamente a un rischio di iscrizione da parte dell’U.S. Avellino al prossimo campionato di serie B, la società intende precisare quanto segue:
– E’ stato regolarmente presentato un ricorso avverso la prima decisione della Co.Vi.So.C. in cui sono state specificate le ragioni per le quali, a detta di questa società, la fideiussione aveva tutti i criteri per essere accettata.
– E’ stata presentata, in maniera disgiunta dal ricorso, una nuova fidejussione di 800mila euro, emessa da un istituto che ha provveduto a inviarla direttamente, via PEC, alla Co.Vi.So.C, entro le ore 19, come stabilito dai termini. Una copia di questa fideiussione – il cui premio è stato regolarmente corrisposto dal club all’istituto mediante bonifico bancario stesso questo pomeriggio – sarà in possesso di questa società nella giornata di domani. Si precisa che l’Avellino ha inviato una comunicazione via PEC alla Co.Vi.So.C in cui ha anticipato la sottoscrizione della fideiussione e le modalità di invio telematico della stessa.
RIFLESSIONE – L’Istituto ha provveduto a inviare la fideiussione direttamente via PEC entro le 19. Bene. L’Us Avellino precisa che il premio è stato pagato con bonifico bancario ed ha allegato ricevuta. Ecco poi l’arcano e il dubbio atroce. La copia della fideiussione sarà in possesso della società nella giornata di domani”… Ma come? L’Istituto invia la fideiussione alla Covisoc e per conoscenza non mette l’Avellino? E perchè c’era la necessità che l’Avellino inviasse alla Covisoc una comunicazione via Pec in cui anticipava la sottoscrizione della fideiussione e le modalità di invio telematico della stessa”
E poi il dubbio che getta tutti nel panico. Leggete bene
– Considerati i tempi ridottissimi, questo club ha fatto l’impossibile per garantire la presentazione di una fideiussione, tra le poche che si è riusciti a produrre, optando per la migliore soluzione tra quelle disponibili.
– Inoltre, la società sta verificando la possibilità di produrre, nelle prossime ore, una terza fideiussione più performante rispetto ai criteri stringenti della Figc.
RIFLESSIONE – Di che opzioni stiamo parlando? E perchè una terza fideiussione più performante? Il termine è scaduto oggi alle 19. Non c’è più tempo per altre fideiussioni. C’è un termine perentorio da rispettare, non scherziamo.
Ora delle due l’una. O l’Avellino è convinto di far passare la tesi che la prima fideiussione respinta era regolare, oppure quelle presentate oggi non servono. Questo è il punto. Altrimenti non c’è la necessità di specificare che nelle prossime ore, una terza fideiussione più performante rispetto ai criteri stringenti della Figc, sarà presentata. Questa terza conferma che la seconda (presentata oggi ndr) non è buona o non è valida?
Se è così, davvero, l’unico modo per sentirsi iscritti di diritto alla Serie B è che delle tre, la migliore fideiussione è la prima (quella già bocciata ndr). E sarebbe clamoroso vedere non iscritta una squadra ad un torneo professionistico per una polizza fideiussoria che costa al massimo 20-30mila euro.
Confidiamo nel patron. Confidiamo e ci appelliamo alla intelligenza di Taccone e dei suoi consiglieri. Abbiamo confermato per primi che l’Avellino aveva presentato una polizza a sostituzione della prima. Ma mai avremmo potuto immaginare che, a questo punto, la seconda poteva essere considerata peggio della prima tanto da prevederne una terza.
Delirio, delirio, delirio. Bisogna affidarsi alla Covisoc e sperare che nei vari ricorsi, a questo punto, quella buona sia da considerarsi la prima. Perchè la terza non sarà accettata.
Insomma in questo labirinto di improvvisati c’è da augurarsi che all’Avellino vada bene. Perchè alla ipotesi B nessuno vuole pensarci. Nessuno.