Dalla B conquistata a Catanzaro con l’Avellino alla Champions League con la maglia del Chelsea.
Ne ha fatta tanta di strada Davide Zappacosta in appena 4 anni e spiccioli. Dal biancoverde alla squadra campione d’Inghilterra il passo è stato breve. Merito di una professionalità e di una costanza di rendimento che ne hanno sempre contraddistinto la carriera.
Sin da quando appena diciannovenne arriva in Irpinia dall’Isola Liri via Atalanta. Ed è proprio in biancoverde che il terzino classe ’92 dà la svolta alla sua carriera. Merito di Bucaro, che decise di spostarlo dal centrocampo alla difesa mettendolo in condizione di mettere a frutto le sue straordinarie qualità in fase di spinta concedendogli maggior campo. Se con Bucaro arriva la svolta tattica, è con Rastelli poi che arriva la definitiva consacrazione.
Nel campionato che porta i lupi al ritorno in Serie B Zappacosta è un titolare inamovibile, pendolino instancabile nella corsa verso la promozione. La sua giocata che porta al gol di Biancolino nello scontro diretto con la Nocerina pesa come un macigno sul buon esito del campionato. Con l’approdo in B, Rastelli cambia modulo e si affida al 3-5-2. È la mossa che consente a Zappacosta di esplodere definitivamente e di guadagnarsi la convocazione in Under 21. I primi mesi di stagione lo consacrano come il miglior esterno del campionato tant’è che numerose società di massima serie chiedono informazioni all’Atalanta, proprietaria del suo cartellino. A fine anno Zappacosta torna alla base in cambio di Moussa Kone e mette fine al suo percorso biancoverde con 90 presenze, 3 gol e 2 assist.
Un percorso straordinario, che il difensore dimostrerà in più occasioni di non aver dimenticato rilasciando dichiarazioni più che positive sull’importanza che il mondo Avellino ha avuto per la sua crescita professionale e non. Dopo appena tre stagioni in massima serie, tra Atalanta e Torino, e dopo la conquista della convocazione in pianta stabile in Nazionale, per Zappacosta arriva ora l’occasione della vita. Sbarca in Premier League alla corte del Chelsea di Antonio Conte, che ha spinto fortissimamente per averlo in rosa. 25 milioni di euro (più bonus) il costo dell’operazione. Per umiltà, serietà, professionalità e doti tecniche non ci stupiremmo se Zappacosta riuscisse in tempi brevi ad imporsi anche tra le fila dei Blues.
Con il Mondiale all’orizzonte e traguardi sempre più ambiziosi da raggiungere. A suon di corse e cross. Come quando indossava la maglia dell’Avellino. Sembra ieri, ma di strada Davide ne ha fatta tanta. Buona fortuna! Anzi, in bocca al lupo!
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