Lotito divide tutti. Dopo le dimissioni di Abodi alla carica di presidenza della Lega di B per concorrere, e perdere, per la presidenza della Figc, è cominciata la corsa per trovare un nome che possa succedere allo stesso Abodi. E nel corso dell’ultimo Consiglio Federale, le acque si sono agitate non poco. Lotito, che non si è candidato ufficialmente alla presidenza della Lega di B, ha già trovato diversi alleati. Novara, Verona, Salernitana e Bari lo hanno appoggiato senza condizioni. E subito si è arrivati alla rottura. Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, si è dimesso da consigliere federale della Lega di B non gradendo. Neutra per ora la posizione dell’Avellino che osserva da lontano l’evolversi della situazione. Claudio Lotito, secondo i rumors, è il favorito. Per candidarsi, naturalmente, dovrà immediatamente dimettersi dalla Salernitana calcio, cedendo le quote al cognato Mezzaroma.
Ma andiamo con ordine. Nel corso dell’ultimo Consiglio di Lega, la strategia di Lotito è stata chiara. Anticipare le elezioni buttare l’amo per la futura candidatura e anticipare le società avversarie al momento senza un candidato serio. Elezioni già il 25 marzo quindi. Con Abodi che al momento non ha intenzione di ricandidarsi. E nemmeno i “lotitiani” Rinaldo Sagramola, direttore generale del Brescia, e Gianluca Paparesta, ex presidente del Bari.
Lotito può attualmente contare su un lotto di 8 squadre. Verona, Bari, Latina, Novara, Salernitana sono già schierate. Ne mancano altre 3: potrebbero essere il Brescia, la Spal, il Vicenza. Le altre sono spaccate. Non c’è un candidato unitario. Paolo Bedin, attuale direttore generale della Lega di B, è uomo di Abodi ma non gode al momento di un potere politico forte. E il modo frettoloso con cui Abodi la lasciato la poltrona vacante per ambire alla presidenza della Figc, ha indebolito la sua posizione tanto da creare malumori anche tra le società che prima erano al fianco dello stesso Abodi ed ora si vedono quasi costrette a dover, magari, “appoggiare” la candidatura di Lotito controvoglia. Insomma, tanta confusione e una certezza. Se Lotito vuole, sarà il presidente della Lega di B. Ha già i numeri per esserlo e il lavoro di diplomazia che va avanti da mesi e che lo ha visto in prima linea per la riconferma di Tavecchio ora potrà essere ripagato.
L’Avellino per ora resta alla finestra. La società non ha preso nessuna decisione. Almeno per ora. Si schiererà con Lotito o si schiererà dalla parte delle società “dissidenti”? Entro fine settimana se ne saprà di più.
Di certo qui la rivalità calcistica con la Salernitana non c’entra nulla. Ci sono in gioco equilibri politici non indifferenti.